GIULIANOVA – Matinèe, venerdi 13 maggio, ore 10.30, nell’Istituto comprensivo uno di Giulianova, con la nuova produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo e Terrateatro, “Il vento in tasca, la storia di Annie Londonderry” con Cristina Cartone, Luca Settepanella, Ottaviano Taddei e le musiche dal vivo di Alex Ricci, adattamento e regia Ottaviano Taddei.
Protagonista della vicenda è Annie Kopchovsky, nota come Annie Londonderry, Annie aveva ventitré anni quando decise di lasciare nell’armadio le gonne e i corsetti e allontanarsi dalla sua casa di Boston e dalla sua vita per tentare un’impresa del tutto impensabile al tempo per una ragazza: fare il giro del mondo in bicicletta. Era il 25 giugno del 1894, e tutto era nato dalla scommessa sul fatto che una donna non potesse fare il giro del mondo a cavallo di una bicicletta – come dieci anni prima aveva fatto Thomas Stevens – scommessa che avrebbe dovuto risolvere una disputa tra due ricchigentiluomini della città americana, e che in realtà faceva parte di un più ampio dibattito sulla (dis)parità tra i sessi.
Secondo l’opinione dominante, infatti, una donna non avrebbe saputo badare a se stessa nel mondo per tutto quel tempo in condizioni così essenziali. La sfida era quella di tornare dopo quindici mesi con 5mila dollari guadagnati in tasca. Annie non solo decise di accettarla per smentire il pregiudizio, ma colse l’occasione di spostarsi da un modello di vita che le stava stretto, quello che la vedeva nel ruolo di moglie e madre lavoratrice – Annie all’epoca aiutava il marito, venditore ambulante, occupandosi degli spazi pubblicitari su alcuni quotidiani locali -, perseguendo la via della libertà e dell’autonomia economica. Secondo i giornali locali la ricompensa sarebbe stata dai 10mila ai 20mila dollari, se fosse riuscita nell’impresa. Dalla corporatura esile, ciclista dilettante,Annie sembrava l’ultima donna a potercela fare.