Seguendo le linee di indirizzo dettate dal MIUR per “le azioni educative per la prevenzione e la lotta al bullismo”, il Premio Borsellino nuovamente propone due incontri educativi di grande importanza contro il bullismo e di violenza che hanno interessato anche le nostre scuole abruzzesi, per fornire alle istituzioni scolastiche ulteriori strumenti che consentano l’incremento di azioni volte alla valorizzazione della persona, la crescita e lo sviluppo educativo, cognitivo e sociale del singolo mediante percorsi di promozione della cultura della legalità .
In questo ambito MARTEDI 11 MAGGIO alle ore 9,30 all’Istituto “Moretti” di Roseto, e alle ore 11 all’Istituto “De Cecco” di Pescara il notissimo avvocato Antonio La Scala – esperto nazionale in materia di cyberbullismo, presidente dell’associazione Gens Nova, da anni in prima linea nell’azione di prevenzione rivolta a studenti, genitori, educatori – incontrerà i giovani riguardo ai rischi, pericoli e punizioni relativi all’ambito del cyberbullismo anche con immagini audio e video di grande effetto, sottolineando come per anni questo sia stato un fenomeno sottovalutato.
Il cyber bullismo è la manifestazione in Rete di un fenomeno più ampio e meglio conosciuto come bullismo. Quest’ultimo è caratterizzato da azioni violente e intimidatorie esercitate da un bullo, o un gruppo di bulli, su una vittima. Le azioni possono riguardare molestie verbali, aggressioni fisiche, persecuzioni, generalmente attuate in ambiente scolastico. Oggi la tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, di materializzarsi in ogni momento della loro vita, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati sui siti web tramite Internet. Il bullismo diventa quindi cyberbullismo. Il cyberbullismo definisce un insieme di azioni aggressive e intenzionali, di una singola persona o di un gruppo, realizzate mediante strumenti elettronici (sms, mms, foto, video, email, chatt rooms, istant messaging, siti web, telefonate), il cui obiettivo e quello di provocare danni ad un coetaneo incapace di difendersi.