PESCARA – Gli operatori turistici e i Comuni della costa abruzzese devono avere, il prima possibile, gli strumenti e le certezze per definire e organizzare il distanziamento sanitario all’interno dei propri stabilimenti balneari e per la gestione delle spiagge libere”.
Questo il commento dell’assessore regionale al Turismo Mauro Febbo a margine dell’incontro odierno svolto con il collega al Demanio Nicola Campitelli, Capiteneria di Porto, ufficio Demanio Marittimo della Regione Abruzzo e tutti i sindaci abruzzesi delle località marine.
“La Regione Abruzzo – sottolinea Febbo – è in attesa, da diversi giorni, da parte del Governo nazionale, di notizie circa le linee guida rivolta alle imprese turistiche che gestiscono stabilimenti balneari al fine di indicare le modalità più idonee per prevenire il rischio di contagio da Covid. Oggi stesso, il Presidente Marsilio parteciperà alla Conferenza Stato Regioni e speriamo di avere indicazioni più precise al fine di arrivare alla definizione di regole certe per gli operatori balneari e per i turisti. In queste settimane abbiamo lavorato per riaprire il primo giugno la stagione estiva e continua a essere questo un nostro concreto obiettivo.
Mentre – continua Febbo – altro problema è la gestione delle spiagge libere che unitamente al collega Campitelli abbiamo inteso derogare ai Comuni, su loro esplicita richiesta, la loro gestione, previa organizzazione con l’ausilio della Regione, per stilare le modalità di accesso e quantificare le risorse necessarie, sempre tenendo conto delle linee guida nazionali che prevedono misure rigide in termini di distanziamento e divieto sanitario in termini di assembramento. Così come si dovranno trovare idonee soluzioni sulla questione del salvataggio. Mentre sulla gestione degli stabilimenti balneari è chiaro che i concessionari dovranno sicuramente garantire accessi su prenotazione e attrezzare spiagge e locali per la somministrazione secondo rigidi protocolli sanitari che sicuramente vedranno attenzionata anche la questione dei sevizi igienici. Nei prossimi giorni – conclude Febbo – è assolutamente necessario arrivare a risolvere le questioni ancora aperte e pungoleremo il Governo per avere risposte in tempi ragionevolmente certi”.