TERAMO – Con la scomparsa di Walter ho perso un amico, ma Teramo ha perso un uomo di grandi visioni e di enormi capacità realizzative. La sua professionalità ha ricevuto unanimi consensi a livello internazionale, dimostrando una profondità culturale e una passione politica che ha pochissimi paragoni. Da due anni, da quando cioè mi sono cimentato nell’agone politico locale, ho avuto in Walter un punto di riferimento inossidabile per ottenere i giusti consigli su quali progetti fossero meritevoli di essere perseguiti e soprattutto attraverso quali percorsi fosse possibile raggiungere i risultati che la nostra Teramo attende da troppi anni.
È opinione comune che Mazzitti sia stato il più significativo Presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, il quale sotto la sua guida (dal 2002 al 2007) ebbe un notevole rilancio con evidenti ricadute sulla crescita del territorio, da appassionato di montagna e ambientalista quale è sempre stato. Le sue consulenze giuridiche nazionali e internazionali svariavano dall’ambiente, alla cultura fino ai lavori pubblici, con incarichi e riconoscimenti talmente vasti da sfuggire ad una catalogazione completa, laddove spiccano svariati Ministeri italiani, la Comunità Europea e Organismi internazionali sulla sicurezza delle acque.
Da molti anni era uno stimato Consigliere giuridico per le materie dell’acqua, dell’energia e dell’ambiente presso l’Ufficio Legislativo della Presidenza del Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi.
La passione di Walter che forse era la più profonda era quella per la cultura e l’archeologia, dato che fu presidente nazionale dell’Archeoclub d’Italia per un ventennio dagli anni ’80 all’inizio degli anni 2000. Molti furono gli scantinati e i sotterranei che Mazzitti scavò nel centro storico di Teramo alla riscoperta delle vestigia di epoca romana e anche più antiche. Un amore che nutriva di articoli e di libri, con idee innovative e ricche di spunti, soprattutto sul piano della valorizzazione del patrimonio storico, della comunicazione, dell’apertura al territorio e della compenetrazione delle risorse di cui abbondano la nostra provincia e l’Abruzzo intero.
È stato innanzitutto un piacere, oltre che un onore, potermi confrontare con lui sulla politica e sulle idee da trasformare in realtà, però quella che ritengo una vera e propria eredità intellettuale è il progetto del “Parco Archeologico Urbano”, una raffinata e ambiziosissima ipotesi di rilancio della città che ho avuto la fortuna di poter conoscere direttamente dalla sua voce e poi dalle linee di sviluppo che Mazzitti ha formalizzato affinché il Comune di Teramo le facesse proprie e le sviluppasse.
Grazie all’amicizia e alla fiducia di Walter ho potuto seguire personalmente l’iter progettuale, nel quale traspare il suo enorme amore per Teramo, e ho promosso per un anno e mezzo numerose riunioni con assessori e sindaco, anche a casa dell’ideatore, affinché si giungesse ad una condivisione generale e si potesse dare avvio alla fase della ricerca di finanziamenti, per dare corpo ad una visione così straordinaria che cambierà le prospettive della nostra comunità.
Oggi la sua Teramo piange l’amico, il professionista, l’uomo che ha portato in alto il nome della città, però le sue idee continueranno a camminare sulle gambe di coloro che hanno condiviso con Walter l’amore per la propria terra, e un giorno – speriamo non lontano – potremo dare il giusto omaggio all’impegno di una vita, attraverso la realizzazione di questo progetto che affonda le radici nei millenni ma ha lo sguardo rivolto al futuro.
Il Consigliere Comunale
Osvaldo DI TEODORO