PINETO – Cari concittadini, da quando è iniziata l’emergenza legata al Covid-19 abbiamo avuto tutti la percezione che un cambiamento molto significativo sarebbe arrivato nelle nostre vite. Non parlo solo della contingenza del periodo, ma anche della fase post emergenza.
Questa, è stata definita da molti, come una guerra e, seppur affrontata in tempi di pace, dalle guerre si esce inevitabilmente diversi.
Dalla situazione di grande sofferenza che ognuno sta vivendo, ne trarremo degli insegnamenti: dal valore del tempo al senso di famiglia, dall’altruismo alla gioia reale che sa regalare un abbraccio. Questo virus è arrivato all’improvviso, in un momento nel quale a livello internazionale si stavano creando o ricreando nuovi disequilibri, dai cambiamenti climatici con le umane responsabilità, al razzismo e alla xenofobia che erano tornati ad avvelenare le nostre vite, passando per quotidianità sempre più veloci. Un virus che sembra aver spazzato via tutto questo e che ci invita a riflettere su noi stessi e sulla società, su cosa vorremmo per il nostro domani a livello valoriale e sociale.
Un virus che ci sta facendo riflettere sull’importanza di investire sulla sanità, sull’uguaglianza dei popoli e sull’interconnessione dell’uomo con la Natura. Il periodo di Pasqua simboleggia perfettamente questi giorni: la passione, il dolore, in alcuni casi il lutto per poi risorgere e ricominciare. Questa ricorrenza è una occasione che in genere ci fa ritrovare, riunire, abbracciare e stringere per i consueti auguri.
Quest’anno non sarà così. Il distanziamento sociale che ci è stato imposto è l’unica strada per uscire quanto prima da questa emergenza e le regole, seppur dure e difficili da sopportare, devono essere rispettate. Sono felice di sapere che i pinetesi abbiano compreso le disposizioni del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e che grazie a questi comportamenti stiamo contenendo il più possibile la diffusione del virus. Evitarlo completamente sarebbe stato impossibile e anche la città di Pineto è stata ferita da questo nemico invisibile: abbiamo avuto dei lutti, persone positive che stanno combattendo per guarire e altre in quarantena in via precauzionale, ma ci sono anche persone che stanno guarendo e questo ci rincuora e dà coraggio. Anche noi abbiamo dovuto lasciare andare alcuni nostri cari senza il conforto di amici e parenti. Senza un funerale come siamo soliti celebrare e la solitudine è un altro nemico contro cui lottare.
Il governo ha deciso di estendere ancora per qualche settimana i provvedimenti restrittivi che limitano le nostre libertà al fine di non vanificare gli sforzi sin qui fatti per contenere il contagio. La ripresa sarà lenta e graduale e ci abitueremo per un po’ a nuovi comportamenti, ma la normalità presto tornerà: è il messaggio pasquale a ricordarcelo. La rinascita ci sarà e ci renderà sicuramente migliori e più consapevoli dei veri valori della vita: a partire dalla famiglia, dagli affetti e dall’altruismo, ci impegneremo tutti affinché il dopo emergenza non sia come prima, ma che sia meglio di prima. Questi giorni sono difficili per tante famiglie anche dal punto di vista economico, molti non possono lavorare e si fa fatica ad arrivare alla fine del mese, come Amministrazione Comunale abbiamo fatto la nostra parte declinando a livello locale le disposizioni nazionali, ma a Pineto è accaduto molto di più: abbiamo avuto una grande rete di solidarietà che si è attivata. Molti – privati, aziende, semplici cittadini – hanno sostenuto il Supermercato Solidale La Formica con donazioni o con l’acquisto di prodotti.
I volontari hanno messo in campo, come sempre, tutto il loro altruismo per aiutare chi ha bisogno. Desidero ringraziare tutti coloro che hanno fatto qualcosa per gli altri in questi giorni così difficili, un grazie a quanti hanno continuato a lavorare per garantire la sicurezza e servizi a tutti: forze dell’ordine, polizia locale, operatori comunali, volontari, commercianti e soprattutto medici e personale sanitario. Come diceva Papa Francesco qualche giorno fa: “Nessuno si salva da solo”, continuiamo – con coraggio – a fare la nostra parte. Restiamo a casa, proteggiamo noi stessi e gli altri, e presto ci ritroveremo più forti di prima. Il mio personale abbraccio insieme a quello di tutta l’Amministrazione Comunale, seppur virtuali, giungano a tutti voi e alle vostre famiglie.