TERAMO – Tiene banco ormai da giorni la “vicenda bollette” recapitate dalla Ruzzo Reti nel nostro territorio. Le famiglie hanno ricevuto conguagli che partono dal 2018 con cifre esorbitanti per il trimestre di riferimento. L’attuale governance dell’azienda acquedottistica ha precisato in un comunicato stampa che “la Ruzzo Reti, dopo diverso tempo, nell’ottica della riorganizzazione aziendale, ha messo in atto una ingente attività di lettura dei contatori su tutto il territorio provinciale”. Una giustificazione, quella dell’Ente, che omette un elemento fondamentale: il gestore del servizio idrico, la Ruzzo Reti, come da contratto di gestione e delibere ARERA (Ente regolatore nazionale), avrebbe dovuto leggere almeno due volte l’anno i contatori. Evidentemente questa governance del Ruzzo nei mesi passati non ha assolto questa sua funzione che oggi, per negligenza dell’Ente, si riversa interamente sui cittadini. Una magra consolazione è anche quella della rateizzazione, considerando che pochi mesi fa le famiglie teramane hanno già subito i conguagli tariffari biennali, previsti nel piano industriale, e magari hanno già dovuto rateizzare precedenti bollette.
Ci preme inoltre sottolineare che, nel delicato momento di pandemia che stiamo vivendo, non è possibile assistere alle interminabili file agli sportelli, cosa che sta avvenendo, ma la gestione delle posizioni andrebbe fatta con mezzi e strumenti idonei ad evitare agli utenti di recarsi fisicamente presso l’Ente.
Questa situazione relativa alla lettura dei contatori non è che uno degli elementi di una gestione che ormai l’azienda acquedottistica vive da troppo tempo e dalla quale bisogna uscire il più presto possibile.
Piergiorgio Possenti
Segretario provinciale Partito Democratico Teramo