Lunedì scorso, Lys Gomis, si era fatto conoscere meglio alla città di Teramo, nel corso di Supergol: era riuscito ad accattivarsi le simpatie di tutti i presenti in studio e, ne siamo certi, dei tifosi biancorossi che seguivano la trasmissione. Precedentemente, sul terreno di gioco, nonostante il gran rendimento fatto registrare in campionato da Michal Lewndowski, aveva saputo conquistarsi la piena fiducia dei compagni e del mister che, non a caso, lo confermava puntualmente titolare, cosa che avrebbe continuato a fare se, in quella “maledetta” palla alta di Albinoleffe-Teramo, a gara praticamente finita, il suo ginocchio sinistro non avesse ceduto di schianto.
Distacco del tendine rotuleo: è questa la diagnosi. Se tutto andrà bene saranno 6, 8 i mesi necessari per recuperarlo: e dire che la sua stagione si era aperta con uno strappo al quadricipite dello stesso ginocchio, che aveva richiesto tre mesi di stop prima di ricominciare daccapo.
Ieri a fine gara, nello spogliatoio di Bergamo, non si è festeggiata la vittoria, peraltro di fondamentale importanza: i ragazzi del “diavolo“erano tristi e vivevano quei momenti pensando esclusivamente a Lys ed al suo “dramma“. Carlo D’Ugo, il medico sportivo del Teramo Calcio ci dice: “Vorrei che la città venisse a conoscenza del fatto che il primo a tirare su il morale degli altri, è stato proprio Lys: incredibile la sua reazione. E’ lui che consola me, non io lui!“. “Nella vita di chi fa sport, sono cose che possono capitare – dice il portiere del Teramo -: guarirò“.
Bravo Lys; grazie per la lezione di vita che ci stai dando e che forse apparterrà ad un mondo diverso o a uomini che si elevano dalla media. In bocca al lupo, di cuore, dai tifosi, dalla società, da ekuonews e da tutti coloro che hai saputo conquistare in poco tempo. I tuoi compagni di squadra giocheranno anche e soprattutto per te, fino alla fine. Noi sapremo attendere il tuo ritorno, in serie C.