TERAMO – <<Evidentemente non è servita a nulla la visita di ieri a Teramo del Presidente Mattarella che, dopo settant’anni, ha aperto, con le sue parole, uno spiraglio di memoria condivisa su quella che fu una tragedia nazionale>> dichiara Francesco Di Giuseppe vice Presidente di Gioventù Nazionale.
<<Evidentemente il consigliere Lancione era distratto ieri quando Mattarella parlava delle foibe come una “sciagura nazionale sottovalutata” e sull’importanza odierna nello stare attenti oltre al negazionismo anche all’indifferenza.
Le parole di Mattarella suonano oggi profetiche: ribadiva infatti l’esistenza di piccole sacche di deprecabile negazionismo militante e riconosceva nell’indifferenza l’avversario da battere, perché il disinteresse, la noncuranza, che si nutrono spesso della mancata conoscenza della storia e dei suoi eventi, conducono a quelle che il Capo dello Stato definisce “penose circostanze” che gravano ancora sulle spalle di una parte di popolo.
Ma il comportamento di Lancione svela la vera essenza della sinistra che predica l’accoglienza verso lo straniero invocando l’asilo per tutti e commuovendosi per foto di propaganda realizzate ad arte e dimenticano come gli unici profughi che la sinistra italiana ha rigettato con violenza erano italiani: istriani e dalmati.
A Lancione, che vuole con il suo comportamento continuare con il clima da guerra civile, voglio ricordare di quando la sinistra ha trattato come invasori, come traditori, trecentocinquantamila profughi istriani e dalmati: al loro rientro in Italia ad attenderli nei porti di Bari e Venezia c’erano sì i comunisti, ma per dedicare loro solo insulti, fischi e sputi.
A Bologna, per evitare che il treno con gli esuli si fermasse, i ferrovieri minacciarono uno sciopero e poi rovesciarono addirittura il latte che era stato raccolto per le donne e i bambini affamati.
Questo, fu il benvenuto del Pci e della sinistra che predica accoglienza e fa la morale agli italiani che abbandonarono la Jugoslavia per tornare in Italia, quella che consideravano ancora la loro Patria.
Lancione farebbe bene a partecipare ad una delle tante iniziative in ricordo dei martiri delle foibe che in questi giorni i ragazzi di Gioventù Nazionale hanno organizzato in tutta italia per tenere viva la memoria e tramandarla alle generazioni future.
Poi non servirà che noi chiederemo le sue pubbliche scuse… lo farà da solo>> conclude Di Giuseppe.