MILANO –  La maglia nera per quanto riguarda i randagi avvelenati spetta alla Sicilia, seguita da Sardegna, Calabria, Puglia, Lazio e Toscana. In queste due ultime regioni gli avvelenamenti di massa riguardano specialmente i cani inselvatichiti e gli ibridi di lupo. Mentre per quanto riguarda i cani di proprieta’ ad avere avuto il maggior numero di cani avvelenati lo scorso anno sono state Piemonte, Sicilia e Abruzzo. In questi casi gli avvelenamenti sono da ricondurre spesso a motivi di litigio tra i vicini, oltre 2.000 i cani avvelenati appartenenti ai cacciatori. Nel 2020 solo in 32 casi sono stati individuati gli autori certi degli avvelenamenti e in nessun caso sono stati trovati gli avvelenatori di cani randagi nonostante le indagini spesso approfondite messe in campo dalle forze dell’ordine – AGI –