ALBA ADRIATICA – Eludendo norme e prescrizioni, l’Amministrazione Casciotti annuncia che i lavori di riqualificazione del lungomare sud sono conclusi con il reintegro del verde. Tra festuche e aceri, è evidente, infatti, che gli interventi sulla vegetazione registrano l’assenza dell’unica specie che gli addetti ai lavori avrebbero dovuto reintegrare, l’unica specie che va reintrodotta di diritto: i pioppi. La normativa locale (Art. 2.5 del regolamento di tutela del verde pubblico di Alba Adriatica), regionale (Legge Regionale n. 3/2014) e nazionale (L’art, 9 della Costituzione Italiana, il Decreto Lgs. N. 42/2004, Codice dei bei culturali e del paesaggio), regola la tutela del paesaggio costituito dal filare dei pioppi ed esistono disposizioni che obbligano i responsabili degli interventi a garantire il reintegro o la sostituzione degli esemplari abbattuti o danneggiati, per tutelare e preservare l’ambiente e il paesaggio. Gli alberi al pari del suolo, dei corsi d’acqua, e degli edifici sono considerati secondo il Codice Civile (art. 812 del C.C.) beni immobili, ma non si sa per quale distorsione percettiva, qui ad Alba Adriatica, l’alberatura dei pioppi sia stata considerata di intralcio alla realizzazione dell’opera pubblica, sacrificando, di fatto, nel tratto di lungomare sud, un patrimonio arboreo che rappresenta un unicum con la pineta, e non una semplice sommatoria di alberi.
Riteniamo che Alba Adriatica abbia assistito e subito al più grande depauperamento del valore ecologico, storico, paesaggistico e ambientale del suo lungomare: il filare di 54 pioppi (di cui periziati solo 37 esemplari) che rappresentava un valore aggiunto all’intera ciclabile che si snoda per circa 3 km è stato completamente distrutto. Le conseguenze derivanti da violazioni, inadempimenti e presunte illiceità ci pongono nella condizione di richiedere, in primis, una valutazione tecnico-scientifica che stabilisca l’entità dei danni riguardo gli abbattimenti compiuti, sui costi sostenuti dall’ente per perizie e relazioni carenti di indagini strumentali, la scarsa ed inadeguata manutenzione a cui è stato sottoposto il verde pubblico negli anni.
Conseguentemente, il gruppo consiliare Siamo Alba ha già dato mandato ad un pool di avvocati al fine di avviare un procedimento di richiesta per risarcimento danni a carico degli eventuali responsabili oltre all’accertamento dei presunti aspetti di natura penale. Abbiamo raccolto una consistente documentazione cartacea e fotografica, già consegnata ai legali, per metterli nella condizione di analizzare minuziosamente il caso sotto il profilo giuridico e valutare il risarcimento dei danni subiti e/o richiedere l’esecuzione del reintegro del filare di pioppi. – Gruppo Consiliare Siamo Alba –