ALBA ADRIATICA – In data 5 dicembre 2024 l’Amministrazione Comunale di Alba Adriatica ha annunciato alla cittadinanza di aver completato gli interventi per le opere a verde nella prima parte del lungomare sud, oggetto del programma di riqualificazione ambientale. Allo stato attuale il Comitato Provinciale per la tutela del Verde Pubblico riscontra gravissime incongruenze e pregiudizi prodotti nell’area, già sottoposta a vincolo paesaggistico, il cui impianto arboreo è tutelato da specifiche normative di riferimento.

Dopo aver segnalato al Soprintendente la carenza della documentazione prodotta in ordine agli abbattimenti, ora a lavori conclusi si valutano condizioni sconcertanti e discordanti, prodotti sui temi della conservazione e preservazione della specie arborea e della struttura del filare di pioppo storicamente presente. Appare, infatti, completamente rimosso e liquidato lo storico filare di pioppi messo a dimora nei primi anni dopo la nascita della città di Alba Adriatica e che ha caratterizzato da sempre i luoghi prospicienti agli arenili. In particolare, ancora prima che avvenissero le diverse fasi di urbanizzazione prodottesi a ridosso del lungomare negli anni ’60 e ’70, il filare di pioppi e le pinete monumentali hanno costituito storicamente il cardine estetico, paesaggistico, ambientale attorno al quale si è delineata l’infrastruttura urbana e turistica in via di evoluzione.

Con la liquidazione del filare di pioppi si è interrotta inspiegabilmente la continuità storica, culturale, identitaria di uno dei luoghi sottoposti a vincolo paesaggistico più noti e frequentati d’Abruzzo. Inoltre, l’obbligatoria azione di compensazione dovuta a fronte degli abbattimenti prodotti, risulta completamente disattesa dall’Ente Comunale. Nessun pioppo è stato reintrodotto dopo gli abbattimenti come indicato dalle disposizioni conservative relative al vincolo paesaggistico ed al regolamento comunale del verde pubblico.

Allo stato attuale Alba Adriatica è connotata da due lungomari completamente diversi tra loro e discordanti sia nel livello estetico, sia nel valore storico-culturale, sia nelle funzioni ambientali. Il lungomare sud risulta ora piantumato con aceri in filare (alberi di modesta dimensione, di assai minore capacità ombrifera, mai presenti storicamente sul lungomare e con scarsa capacità di resistenza agli ambienti salmastri sottoposti a venti intensi e persistenti) ed è completamente difforme e pregiudicato rispetto alla parte nord che rappresenta ancora molto bene la cristallizzazione dei valori tutelati e delle forme estetiche storicamente acquisite al vincolo.

Il danno sarebbe davvero enorme e non risulta chiaro se siano state emesse deroghe ai pareri ed alle normative di riferimento che il Comitato sino ad oggi ha potuto valutare. Non è chiaro dunque con quale autorizzazione l’Ente Comunale sia infine pervenuto ad una azione di sostituzione della specie che inizia a connotarsi come un vero e proprio scardinamento dei valori estetici, paesaggistici ed ambientali vincolati e conservati dalla comunità albense dalla nascita della città sino ad oggi. Pertanto sarà richiesto sul tema in oggetto un nuovo confronto con la Soprintendenza. – Comitato Provinciale per la tutela del Verde Pubblico –