“In sei mesi il Governo regionale non ha coinvolto né territori, né portatori d’interesse”
“Abbiamo espresso voto contrario all’urgenza sul disegno di legge relativo all’installazione delle fonti di energia rinnovabile, perché un provvedimento così delicato e importante non è stato condiviso minimamente con i territori e i portatori d’interesse. Gli atti non possono essere calati dall’alto, il Governo regionale ha avuto sei mesi per predisporre il disegno di legge e consentire una discussione non così compressa, perché la mappatura delle aree idonee riguarda 305 Comuni e tantissimi portatori di interesse”, così il gruppo PD in Consiglio regionale sulla questione.
“Le nostre ragioni sono condensate nella risoluzione presentata con il collega Prospero, attraverso cui abbiamo segnalato il problema – sottolineano il capogruppo Silvio Paolucci e i consiglieri Dino Pepe, Antonio Di Marco, Pierpaolo Pietrucci, Antonio Blasioli, Sandro Mariani – ma dalla Giunta in questi sei mesi non c’è stato alcun tipo di confronto con soggetti che non possono essere ignorati. In pratica, non solo quello che dovrebbe essere un tempo congruo per aprire la discussione nelle Commissioni non è stato usato, ma oggi si cerca di far passare come urgente l’approvazione di una legge i cui ritardi sono addebitabili solo alla maggioranza. Le motivazioni per essere contrari all’urgenza sono tantissime, una fra tutte: la norma non prevede sanzione immediate di surroga dei poteri dello Stato portando la discussione al 20 gennaio, si può slittare, consentendo, così anche un minimo della partecipazione mancata. Oggi abbiamo detto no alla reiterata volontà del centrodestra di decidere per i territori sostituendosi ad essi e avrebbe dovuto farlo anche parte della maggioranza”.