È da un po’ che tra le mani mi capitano libri e riviste che associano l’imprenditoria a temi importanti come l’etica, la sostenibilità, la solidarietà e la morale.
Pare proprio che gli imprenditori italiani e internazionali comincino ad avvicinarsi ad un nuovo modo di fare impresa. Di concepire l’impresa. Tanto per farci un’idea basti pensare a Brunello Cucinelli, che in una recente intervista apparsa su Millionaire, parla di “capitalismo umano: in cui l’umanità è considerata un fine e non un mezzo, e il profitto si consegue senza danno o offesa per nessuno”.
Da sempre l’obiettivo di ogni attività imprenditoriale è il profitto. Pur di raggiungerlo spesso si sono adottate condotte poco rispettose nei confronti dei dipendenti, dell’ambiente e, a volte, persino nei confronti dei clienti. Gerarchie, disparità di trattamento e sfruttamento di risorse sono solo alcuni degli ingredienti alla base di comportamenti imprenditoriali poco lungimiranti.
Ed è rivoluzionario leggere parole come quelle di Robert H. Chapman, Presidente e Amministratore Delegato di una grande multinazionale americana che, nel libro di Sergio Casella “La morale aziendale”, riferendosi ai suoi dipendenti, afferma: “In quanto leader di vite preziose, non era forse mio dovere, offrire ai dipendenti la cura e l’attenzione di cui ognuno aveva bisogno per realizzarsi?”
Ma come è possibile cambiare rotta? Sono tanti gli imprenditori e le imprese che ci stanno provando. Tanto per citare qualche esempio. Sergio Casella, nella sua attività di manager, afferma nel libro indicato sopra, che si impegna costantemente per creare in azienda un ambiente che faccia emergere il meglio delle persone e ne celebri il merito. I dipendenti vanno aiutati a raggiungere il loro potenziale e bisogna andarli a trovare quando fanno qualcosa di giusto e dirglielo. Molti manager, invece, sprecano il loro tempo ad andare a trovare chi sbaglia.
Oltre al rispetto dei dipendenti, è molto sentito anche il tema della solidarietà. Diego Della Valle, per esempio, ha istituito, insieme alla sua famiglia, il fondo “Sempre con voi”, le cui risorse sono destinate ai famigliari del personale sanitario che ha perso la vita a causa del Covid. E poi ci sono imprenditori come Ernesto Pellegrini, che ha aperto dal 2014 il ristorante Ruben a Milano, dove chi è in difficoltà economica può cenare a un euro, mentre i bambini non pagano.
Piccoli passi per lasciarsi alle spalle epoche in cui tutto era sacrificabile in nome del denaro, e quanto guadagnato non andava assolutamente condiviso con nessuno. Oggi invece fioriscono fondazioni, onlus, iniziative e progetti capaci di mettere al centro le persone e i loro valori. La strada è ancora lunghissima, ma questi primi cambiamenti di direzione fanno ben sperare.