ROMA – C’è anche il docente universitario abruzzese Stefano Cianciotta, presidente dell’Osservatorio Nazionale sulle Infrastrutture di Confassociazioni, tra gli esperti convocati dal Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, per discutere delle misure per rilanciare il settore dell’edilizia e delle infrastrutture e, si legge nella nota di convocazione a firma del Ministro, “supportare le imprese edili, che rappresentano una delle colonne portanti del nostro sistema produttivo”.
Il “Tavolo Edilizia” si riunirà per la prima volta al Ministero dello Sviluppo Economico nella giornata di domani, alle 16.30, e vedrà la partecipazione di tutte le associazioni datoriali del settore, quali Ance, Oice, Confedilizia, Confimi, Aniem, oltre alle sigle sindacali di categoria.
L’Osservatorio Nazionale sulle Infrastrutture di Confassociazioni è l’unico Osservatorio indipendente chiamato a partecipare al Tavolo ministeriale, a conferma del proficuo lavoro svolto nei primi due anni di attività.
Della delegazione dell’Osservatorio Nazionale sulle Infrastrutture faranno parte anche il presidente nazionale di Confassociazioni Angelo Deiana e Antonio Ortenzi, vicepresidente esecutivo dell’Osservatorio.
Cianciotta ed Ortenzi erano già stati auditi ad aprile 2019 dalla Commissione Lavori Pubblici del Senato, nell’ambito della Legge Delega di riordino del Codice dei Contratti, approvato poi prima dell’estate dal Parlamento.
La convocazione del Tavolo Edilizia era stata richiesta al Governo da tutte le associazioni datoriali e sindacali durante l’assemblea nazionale dell’Ance, che si è svolta a Roma il 30 ottobre scorso.
“Al ministro e agli altri componenti del Tavolo nazionale, affermano Deiana e Cianciotta, diremo che negli ultimi trent’anni in Italia sono state prodotte troppe norme, 308 per la precisione, mentre non ci si è concentrati su un aspetto fondamentale: quello delle competenze.
La copiosità delle leggi e l’aumento del sistema dei controlli e delle sanzioni, invece, hanno prodotto un risultato diametralmente opposto: non si realizzano più infrastrutture e né si riescono a manutenere quelle esistenti.
Va quindi trovato un giusto equilibrio tra le buone pratiche di management e la burocrazia, il cui apporto allo snellimento delle procedure non deve più essere di tipo conservativo. Il settore degli appalti pubblici deve investire sull’innovazione delle organizzazioni con il BIM, il project management e la blockchain, per dare trasparenza e sicurezza al sistema delle procedure, ed evitare la reiterazione di episodi di corruzione che minano la reputazione di un settore strategico per lo sviluppo del Paese”.
Al “Tavolo Edilizia” sarà ribadita la contrarietà dell’Osservatorio alla revoca dei contratti con i concessionari. “Dal gennaio del 2018, prima ancora che si verificasse il crollo del Ponte Morandi, abbiamo affermato con forza, osservano Deiana e Cianciotta, che i contratti di concessione andavano ridefiniti. Lo Stato deve aumentare i controlli ed evitare inutili dispute giudiziarie che rischiano di aggravare una situazione già difficile. Per quasi venti anni i contratti sono stati secretati. Vanno garantiti i diritti delle imprese e dei cittadini, e in casi estremi, come sta accadendo sulle autostrade italiane ed abruzzesi, occorre ipotizzare anche la gratuità del pedaggio”.
Stefano Cianciotta
Presidente Osservatorio Nazionale sulle Infrastrutture