TERAMO – La maggioranza consiliare del Comune di Teramo, per voce dell’Assessore Filipponi e alla presenza del sindaco D’Alberto, esprime la volontà di sigillare il centro storico, a colpi di ZTL e strisce blu, e lo fa trattando gli esercenti ed i servizi presenti nel centro cittadino come dei problemi da risolvere e non come una risorsa da sostenere e tutelare a vantaggio dell’intero e delicato sistema urbano
Mostrando su maxischermi tavole e grafici illeggibili, l’assessore alimenta i peggiori incubi dei teramani presenti all’incontro del 9 novembre, prospettando un centro storico “blindato” quasi fossimo ancora nel medioevo e ci fosse bisogno di cinte murarie. Ai tanti cittadini che esprimono perplessità, la Giunta D’Alberto risponde buttando “la palla in tribuna” e  riproponendo la solita narrativa ambientalista.
Si afferma, genericamente, che un centro storico blindato apporterà benefici all’ambiente come se CO2 e polveri sottili fossero prodotte solo dai cittadini e lavoratori che, quotidianamente, frequentano le vie cittadine.
Insomma, il classico “Celo Chiede l’Europa” viene ri-proposto a sostegno di un PUMS che impone di sigillare Teramo, di ridurre spesa e servizi per i cittadini e di arrecare disagi agli esercenti del centro storico.
L’invito che rivolgo, allora, all’amministrazione teramana è quello di ascoltare e recepire sinceramente istanze e riflessioni espresse dai tanti cittadini che rappresentano la “linfa vitale” delle vie del centro.
Questi politici che alzano muri invisibili, fatti di rilevatori e telecamere di ogni tipo, al fine di delimitare centri cittadini desolatamente vuoti, esattamente da che parte stanno? – Marco Cipolletti