L’AQUILA – Il Gruppo ECR nel Comitato europeo delle regioni ha tenuto oggi nella regione Abruzzo il suo quarto Summit annuale sul Localismo durante il quale i leader locali e regionali conservatori e riformisti hanno confermato la volontà di rafforzare le relazioni bilaterali tra loro con una dichiarazione politica.
I politici ECR provenienti da Finlandia, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna e Ungheria hanno dichiarato di volersi impegnare a promuovere lo scambio tra loro di provvedimenti adottati dalle singole autorità locali e regionali su temi specifici; sviluppare accordi bilaterali tra regioni e città su argomenti di reciproco interesse; nonché assistersi a vicenda in situazioni di crisi come disastri naturali, emergenze sanitarie o aumento della pressione migratoria.
Il Presidente del Gruppo ECR del CdR e Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha sottolineato l’importanza di “rafforzare la cooperazione tra i politici conservatori locali e regionali d’Europa” in questi tempi difficili caratterizzati da molta incertezza. Con risorse sempre più inadeguate, “le comunità locali non possono essere lasciate sole ad affrontare sfide come i disastri naturali o lo spopolamento delle aree interne e devono cooperare più strettamente per affrontarli“, ha affermato Marsilio.
Disastri naturali e calo demografico sono stati i due temi principali del Summit. Tragicamente, nel 2009, la città dell’Aquila è stata l’epicentro di uno dei terremoti più devastanti della storia moderna dell’Italia. Le prove, i successi e i fallimenti che l’Abruzzo ha dovuto affrontare per anticipare, sopravvivere e riprendersi da questo disastro contengono molte lezioni inestimabili per gli enti locali e regionali di tutta Europa.
Raffaele Fitto, Ministro per gli Affari Europei, ha dichiarato “I temi affrontati oggi rappresentano sicuramente alcune tra le principali sfide che le comunità locali dovranno affrontare nei prossimi anni. Credo che la scelta del Presidente Marsilio di tenere il Vertice a L’Aquila rappresenti un segnale di Speranza e di rinascita“.
In merito al declino demografico e allo spopolamento delle aree interne, i relatori hanno espresso preoccupazione per la mancanza di politiche favorevoli alla famiglia con il risultato che molti giovani non si sentono economicamente e socialmente sicuri di creare una famiglia e restare a vivere nelle aree in cui sono nati. Un altro fattore sottolineato da molti relatori come contributore al declino demografico di molte regioni è quello culturale.
Fabio Rampelli, Vicepresidente della Camera dei Deputati ha dichiarato: “Lo spopolamento delle aree interne, a cui assistiamo da decenni, contribuisce alla perdita di un enorme patrimonio sociale con ripercussioni devastanti. Affrontare questi problemi è di importanza strategica: il rilancio delle aree interne deve essere in cima all’agenda politica“.