L’AQUILA – Ormai è chiaro che questa opposizione, non trovando più argomenti concreti su cui poter intavolare un dialogo costruttivo per il bene della città, intende buttarla in caciara, convinta della poca attenzione degli aquilani
L’ultimo esempio ce lo forniscono i consiglieri di opposizione Romano e Rotellini che, dopo valide discussioni in V commissione garanzia e controllo sulle blatte e, a loro detta, l’impossibilità derogatoria degli orari del centro storico, oggi decidono di attaccare l’amministrazione sui Dehors e in particolare sulle (lecite) iniziative dei privati paragonando L’Aquila alla repubblica delle Banane.
Oggi, ai sensi dell’articolo 9 comma 5 del Dl del 20 ottobre 2020, confermato dal Decreto aiuti ter, ogni attività commerciale può installare dei Dehors in deroga ai regolamenti comunali e senza alcuna approvazione. Una norma del 24 settembre dal governo Draghi proroga fino al 31 dicembre la deroga sul posizionamento dei dehors.
Insinuare una disparità di trattamento messa in atto dall’amministrazione oppure parlare di Repubblica delle banane perché il Comune non regola i Dehors, dopo che il precedente governo ne ha disposto una deroga temporanea, è una mistificazione eccezionale ai danni della città intera che denotano poca conoscenza della materia e delle norme.
Il comune ha applicato la norma nazionale senza modificarne alcuna parte, ritenendola valida sia per motivi sanitari sia per aiutare le attività commerciali provate dai lunghi mesi di stop decisi dal governo Conte.
Noi, che siamo sensibili a chi ha deciso di investire in questa città, abbiamo deciso di togliere ogni onere aggiuntivo che altrimenti avrebbero pagato e coerentemente fino al 31/12 sarà così.
Questa amministrazione ha varato un regolamento per l’uso degli spazi esterni alle attività commerciali e di somministrazione al quale non vuole rinunciare, ma nel frattempo non si può fare altro che attenersi alle leggi vigenti.
Leonardo Scimia, capogruppo Fdi in Consiglio comunale