ROSETO DEGLI ABRUZZI – “La grave preoccupazione espressa a Teramo dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti Stefano Pallotta circa le volontà di chiusura della redazione teramana del Centro e la cassa integrazione dei redattori della Città mi colpisce profondamente. C’è necessità di un richiamo forte alla responsabilità di tutto il territorio e degli imprenditori che da questo territorio hanno avuto e che per molto tempo con grande generosità a questo territorio hanno restituito. Ma bisogna continuare. Non è il momento di ridurre o delocalizzare, cosa mai vista, l’informazione locale. Abbiamo bisogno di persone costantemente allerta con in mano strumenti agili, rapidi e certo senza i farraginosi passaggi delle decentralizzazioni delle redazioni. Non chiudete i giornali. Non chiudete gli organi di informazione. Non è il momento. La lotta al Covid passa anche attraverso l’informazione e il senso civico che l’informazione riesce a dare. Teramo nel tempo sta perdendo tutto, le vicende della Banca Popolare di Bari (senza rappresentanza teramana e con un piano industriale che sta tagliando sanguinosamente sportelli in tutta la provincia), seguono la perdita della Banca di Teramo e prim’ancora della Banca d’Italia. Teramo sta perdendo i suoi centri economici, ha perso tante opportunità culturali e adesso sta perdendo anche le centralità dell’informazione locale attraverso la quale passa la rivendicazione e la difesa del patrimonio del capoluogo: non da ultimo ad esempio un ospedale che nasce in coerenza alle reali esigenze del territorio e le future possibilità che dall’ospedale devono derivare al territorio. Non tagliate l’informazione, altrimenti Teramo continuerà ad arretrare e ci consegneremo tutti a un futuro più incerto” – Tommaso Ginoble coordinamento nazionale Italia Viva