TERAMO – Lo scomposto intervento nell’ultimo Consiglio comunale del consigliere Antonetti, riportato anche in un comunicato stampa, e seguito dell’abbandono dell’aula a inizio seduta, denota da un lato presunzione e arroganza e dall’altro la totale incomprensione del proprio ruolo e del funzionamento dell’istituzione consigliare. Il tutto anche nella confusione dei ruoli da parte del Consigliere Antonetti che non ha ancora compreso la differenza tra organi politici-elettivi e organi giudiziari.

Dagli insulti e dalle accuse piene di livore che lancia nei confronti dell’amministrazione emerge, immaginando la buona fede, come Antonetti non abbia ancora compreso il reale funzionamento del Consiglio comunale; nella malafede della speculazione politica si dimostra offensivo nei confronti del Consiglio comunale e in cerca di visibilità nel vuoto assoluto di idee e iniziative. Inoltre delle due l’una: o i consigli non si riuniscono come Antonetti sostiene, abusando strumentalmente e istericamente della scrittura al Prefetto, o quando ne vengono convocati più d’uno, come in questo mese, non va bene forse perché si lavora troppo. Invitiamo il Consigliere a impegnarsi concretamente sui temi e le questioni del governo della città, come vigile interprete leale degli interessi collettivi e controllare la sua rabbia condita di presunzione e incompetenza. Se considera poi il Consiglio e le sue articolazioni come luoghi per attività inutili, può sempre dimettersi e tornare a casa, destino a cui lo hanno consegnato appena un anno fa i teramani – I Gruppi Consiliari di maggioranza al Comune di Teramo