TERAMO – Il WWF Teramo è intervenuto con proprie osservazioni nella procedura VIA sul IV Lotto della Teramo-mare per la Variante alla SS 80 nei territori di Mosciano Sant’Angelo, Roseto degli Abruzzi e Giulianova. I termini per le osservazioni si sono riaperti a seguito delle osservazioni presentate durante la procedura sulla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) attivata presso il Ministero dell’Ambiente e alle quali ANAS è stata chiamata a rispondere.

Del resto le problematicità del tracciato scelto sono state evidenziate da tempo dall’associazione ambientalista: dal rischio idrogeologico, che già in passato ha determinato lo smottamento del tratto della Teramo-mare già realizzato, al pesante consumo di suolo in una delle aree più vocate all’agricoltura della nostra provincia, dalla mancanza di studi approfonditi sulla mobilità, sulle emissioni in atmosfera, sulle alternative trasportistiche, sul traffico verso il centro di Giulianova, allo stato di qualità del Fiume Tordino che verrebbe sicuramente peggiorato dalla realizzazione dell’opera con conseguente impatto anche su specie e habitat.

Nelle osservazioni presentate, il WWF Teramo ha evidenziato come le controdeduzioni di ANAS non abbiano fornito risposte convincenti rispetto alle obiezioni sollevate in fase di procedura VIA. In particolare sul rischio idrogeologico ANAS continua a ignorare che il cambiamento climatico in atto sta profondamente mutuando la situazione per cui il rischio di eventi meteo estremi è molto più alto che in passato.

“È evidente che ormai vada trovata una soluzione per chiudere la Teramo-mare con l’ultimo quarto lotto – sottolinea Adriano Di Michele, Presidente del WWF Teramo -. Ma non si possono commettere errori quando si realizza un’opera così importante. ANAS deve tenere conto delle obiezioni di enti locali, associazioni, comitati e singoli cittadini, trovando un’alternativa che riduca l’impatto ambientale e il rischio per la sicurezza. Stiamo parlando, peraltro, di un’opera costosissima: oltre 170 milioni di euro per soli 7 km (circa 24.000 euro a metro di strada!)! Ci sono ancora le condizioni per mettere da parte il progetto presentato e per individuarne un altro, migliorando la viabilità esistente, evitando l’impatto sul fiume e sulle coltivazioni presenti e gli spostamenti da un comune all’altro di cui non si comprende neppure la ragione”.