I ritardi di questa Giunta Regionale sono in tutti gli ambiti, ma il grido d’allarme più forte in questo momento arriva da un settore strategico come quello dell’agricoltura. “Se, come dice il nostro Capogruppo Paolucci, “la Giunta Marsilio va lenta”, in agricoltura invece la situazione è assolutamente ferma al palo e non dà alcun segnale di vita” sottolinea il Consigliere e Vice Capogruppo Regionale del Pd, Dino Pepe.
“Prendendo in esame, per il momento, solo i primi 5 mesi di lavoro della passata Giunta, nella quale ho ricoperto il ruolo di Assessore all’Agricoltura, il paragone appare impietoso” prosegue Pepe. “Infatti, a pochi giorni dall’insediamento, l’assessorato da me guidato fece immediatamente una rimodulazione del Programma di Sviluppo Rurale per evitare il pesante rischio di disimpegno che avevamo ereditato. Furono poi stanziati 25 milioni di euro per la banda larga nelle zone rurali, attuammo la semplificazione delle procedure nel settore vitivinicolo e venne approvato un consistente aiuto alla marineria di Pescara per 2,5 milioni di euro circa e altri 350 mila per il CO.GE.VO. (Le Vongolare)”.
“Ad oggi – ribadisce il Consigliere e Vice Capogruppo Regionale del Pd – l’unico atto concreto approvato in materia di agricoltura dalla Giunta di centrodestra è stata una convenzione con l’Università de L’Aquila per lo “studio” di un monitoraggio dei danni causati dalla fauna selvatica. Certo, questo certifica come abbiano ereditato una situazione decisamente migliore di quella che trovammo noi al nostro insediamento, merito del grande lavoro svolto nel corso dei nostri cinque anni in questo settore strategico, ma tutto ciò non giustifica affatto il totale immobilismo che rischia di ripercuotersi su tutti gli operatori e l’intero indotto. Esempio ne è la risposta arrivata, alla mia interpellanza, in merito ai motivi della sospensione delle attività di abbattimento dei cinghiali in provincia di Teramo, nella quale la Regione ha ammesso la sua inadeguatezza su questo tema, rimpallando le responsabilità alla Provincia di Teramo ed a sue iniziative personali”.
Grandissima preoccupazione arriva poi dal fronte del personale. “Il posto del Direttore del Dipartimento, nonché autorità di gestione del PSR e dirigente di ben sette servizi, è vacante dai primi di giugno in attesa che venga espletato il nuovo bando. La sua assenza, ampiamente prevista, si ripercuote gravemente sulle decisioni da assumere: chi guiderà le trattative con la Commissione Europea, con il ministero e con l’Agea nei prossimi mesi cruciali visto il rischio di disimpegno di fine anno?” si chiede Dino Pepe. “Lo scorso anno seguii personalmente, con il Direttore, i responsabili del Dipartimento e le Organizzazioni Sindacali, le periodiche riunioni con Agea per risolvere le mille problematiche burocratiche del settore. Abbiamo da subito instaurato un confronto costruttivo con la Commissione europea riuscendo, nei fatti, brillantemente ad evitare il disimpegno al 31 dicembre 2018. A questa situazione si aggiunge un aggravarsi delle carenze del personale, soprattutto tecnici direttamente impegnati nelle pratiche del Programma di Sviluppo Rurale, che aumenterà con il pensionamento di molto del personale causato dalla cosiddetta riforma di “quota cento”. Da notizie sindacali arrivano decine di domande al giorno di richieste di pensionamento a fronte di nessuna strategia comunicata per far fronte a questa vera e propria emergenza”.
“Insomma, il mondo agricolo, volàno importantissimo dell’economia abruzzese, chiede risposte e le vuole in tempi celeri, anche perché non è possibile mortificare il lavoro dei nostri coraggiosi imprenditori del settore come sta avvenendo, in questi giorni, con gli allevatori che chiedono vanamente da mesi un incontro con l’Assessore al ramo – conclude Pepe – auspico quindi che la Giunta Marsilio inizi a lavorare seriamente per non riportare l’agricoltura abruzzese indietro di cinque anni”.