Da Aprile segnalati dall’associazione alle autorità ulteriori due nidi, uno nell’Area Marina Protetta di Cerrano e uno a Villa Fumosa, successivamente delimitati da altre associazioni.
Ora massima attenzione: evitare lavori con mezzi meccanici, cani in spiaggia e altre forme di disturbo incontrollato come il kite surfing.
Non solo notizie di denunce contro lavori scriteriati sulla spiaggia, anche due nuovi nidi di Fratino trovati oggi dalla Stazione Ornitologica Abruzzese in singoli punti dell’arenile risparmiati dai mezzi meccanici a Scerne di Pineto.
Come sempre i nidi sono stati segnalati alle autorità per PEC per le successive azioni di tutela e si aggiungono ai due trovati ad aprile dalla Stazione Ornitologica Abruzzese a Villa Fumosa e nell’Area Marina Protetta di Cerrano.
Pertanto sono finora quattro i nidi trovati dall’associazione nel comune teramano e altri si spera si aggiungeranno da qui a metà luglio.
Gli ornitologi dell’associazione hanno anche provveduto a marcare con gli anelli tre pulcini nati al nido di Villa Fumosa nell’ambito del progetto coordinato dall’ISPRA.
Il tratto di Scerne-Villa Fumosa si sta rivelando di enorme importanza per la specie. L’anno scorso la Stazione Ornitologica Abruzzese trovò quattro nidi e un quinto fu segnalato da un pescatore. Tutti segnalati con le coordinate alle autorità per PEC. Negli anni precedenti, nonostante alcune segnalazioni dell’associazione Paliurus di individui presenti in periodo riproduttivo, il tratto non era oggetto di un monitoraggio sistematico.
Inoltre essendo la spiaggia ciottolosa solo ornitologi molto esperti con adeguata attrezzatura riescono a individuare plurimi nidi, sia perché estremamente mimetizzati sia perché in questo sito più selvaggio gli individui tendono a essere più furtivi e ad avere una distanza di fuga di decine di metri che complica la ricerca.
Auspichiamo che l’area sia sottoposta a massima sorveglianza per evitare nuovi lavori con mezzi meccanici nonché il disturbo derivante dalla presenza di cani non tenuti al guinzaglio e da ulteriori attività incontrollate come il kite surfing, un bellissimo sport che, se svolto al di fuori delle aree assegnate, può però costituire una rilevante fonte di disturbo per questi rari uccelli. Auspichiamo che tutti facciano un passo indietro per permettere il recupero di una specie in rapido declino.
STAZIONE ORNITOLOGICA ABRUZZESE