L’AQUILA – “Il centrodestra regionale e il governo nazionale hanno deciso di cancellare, con un colpo di spugna, anni di lavoro, innovazione e occupazione. Lo hanno fatto con una norma ideologica e senza basi scientifiche che considera la cannabis light una droga, contro ogni evidenza normativa e medica. Una follia giuridica ed economica che porterà alla chiusura di migliaia di attività, molte anche in Abruzzo”. A dichiararlo sono Erika Alessandrini, Consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Abruzzo, e Francesco Taglieri, capogruppo pentastellato in Consiglio regionale, dopo il vero e proprio attacco ideologico e privo di basi scientifiche perpetrato dal Governo Meloni e dalla maggioranza di centrodestra regionale ai danni dell’economia abruzzese. L’approvazione del Decreto Legge Sicurezza, avvenuta lo scorso 4 aprile, introduce misure che vietano la commercializzazione delle infiorescenze di canapa industriale, colpendo duramente un settore legale e in crescita.
La Consigliera regionale Erika Alessandrini, che aveva presentato una risoluzione per impegnare la Giunta regionale nella difesa delle imprese abruzzesi operanti nel settore della canapa industriale, bocciata dalla maggioranza di centrodestra, dichiara: “Siamo di fronte a un atto scellerato che dimostra l’assoluta miopia politica e l’ignoranza della destra al governo. Il Decreto Sicurezza vieta l’uso delle infiorescenze di canapa, equiparandole a sostanze stupefacenti, nonostante il loro contenuto di THC sia inferiore allo 0,5%, come previsto dalla legge. A farne le spese saranno oltre tremila aziende italiane, più di venticinquemila lavoratori, tanti anche in Abruzzo, giovani che hanno scelto di tornare alla terra, di innovare, di creare reddito in modo sostenibile. Diverse realtà hanno investito nella coltivazione, trasformazione e vendita della canapa industriale e dei suoi derivati legali, sono ora in ginocchio.
Sotto attacco anche commercianti come Yuri Di Sabatino, giovane imprenditore abruzzese che ha investito tutto nel suo grow shop a Montesilvano e che in questi giorni ha manifestato pubblicamente la propria rabbia e incredulità per un governo che tratta questi imprenditori come spacciatori, pur vendendo un prodotto innocuo, legale, con un contenuto di THC vicino allo zero. Si tratta di uomini e donne che hanno creato lavoro, pagato le tasse, ricevuto anche fondi pubblici, distrutti da un giorno all’altro con una legge senza senso.
Il M5S Abruzzo annuncia battaglia su tutti i fronti: “Sosterremo tutte le iniziative che il comparto intenderà portare avanti, continueremo a dar voce nelle istituzioni alle istanze di un settore che vale due miliardi di euro e che la destra vuole regalare alle multinazionali estere. Noi non ci stiamo. Loro obbediscono a Salvini e Meloni, noi difendiamo agricoltori, commercianti, imprese e lavoratori. È inaccettabile – conclude il capogruppo Taglieri – che si distrugga un comparto intero solo per propaganda e in nome di una guerra ideologica che nulla ha a che vedere con la salute pubblica e la sicurezza. La canapa industriale non è droga. È sviluppo, è futuro, è lavoro. Ma alla destra, evidentemente, non interessa”.