TERAMO – E’ nato per fare calcio e noi che lo conosciamo da sempre siamo certi del fatto che senza non resisterà ancora a lungo. E’ stata più che sufficiente l’attuale stagione in relax per riaccendere quella voglia spassionata verso il mondo del pallone che soltanto chi conosce le “radici del male” può comprendere.
Salvatore Di Giovanni, per oltre 4 lustri, il calcio lo ha fatto davvero ed in prima persona e lo ha saputo anche fare, aggiungiamo, come pochi. Certo non è personaggio da “vetrina”, ma questo non inficia per nulla il suo operato.
La lunga esperienza condita da tanti successi nell’ex San Nicolò rappresenta l’apice? Probabilmente no, perché a Notaresco conseguì risultati ancora più importanti, accarezzando addirittura la Lega Pro che sarebbe stata sua se il “campionato del Covid” si fosse fermato una sola settimana prima o, perché no, se fosse ripreso ed arrivato alla fine.
Perché questa premessa?
Perché da voci di corridoio suffragate però da nostri riscontri, non diretti, sia chiaro, Di Giovanni starebbe sondando il terreno nel circondario, contando sempre nel “suo” fedelissimo gruppo di imprenditori a lui rimasto vicino.
Sapete quale sarebbe la piazza calcistica che potrebbe soddisfarlo appieno? Montorio al Vomano. Ne siamo certi. Anzi certissimi.