TERAMO – In mattinata si è svolta la visita alle detenute ed ai detenuti della casa circondariale di Castrogno. L’iniziativa Radicale, che si inserisce nell’ambito dalla “Pasqua in carcere”, è organizzata e praticata in tutto il territorio nazionale: a Teramo, tra gli altri, erano presenti il deputato del PD Luciano D’Alfonso, l’ass.re alle politiche sociali del Comune di Teramo Ilaria De Sanctis, il segretario della Cgil Teramo Pancrazio Cordone, il presidente del Parco Gran Sasso-Laga Tommaso Navarra, l’insegnante e mediatrice culturale Gabriella Antonacci e ancora Stefania D’Addario del Consiglio dell’Ordine degli avvocati, lo studente universitario Jacopo Di Michele ed il consigliere del Partito Radicale, Ariberto Grifoni.

Al termine della visita si è tenuta una conferenza stampa nell’Hotel Sporting, nel corso della quale, ai resoconti dei presenti, per certi versi drammatici dal punto di vista sanitario (un medico, un dentista e due infermieri per 400 detenuti con il personale ovviamente stressato, per un quadro complessivo molto difficile e che è peggiorato negli anni) ma non soltanto, ad un’analisi che è stata anche classificata come “…un vero e proprio fallimento del sistema carcerario…“.

All’incontro con gli organi di informazione erano presenti i tre candidati Sindaci di Teramo.

  • Carlo Antonetti: “Un tema tutto italiano che parla il linguaggio della mancata dignità e del mancato rispetto delle norme costituzionali. Bisogna garantirne i diritti a ciascuno di loro spettanti ed è un problema serissimo anche quello del reinserimento che non può essere affidato al solo volontariato”.
  • Gianguido D’Alberto: “Bisogna elevare la sensibilità generale di ciascuno. Conosco bene quegli sguardi per avere più volte visitato quei luoghi; la città di Pannella deve sollecitare il legislatore ed affrontare le problematiche in maniera strutturale, iniziando dal diritto alla salute. Tribunale, Ateneo e Castrogno dovranno dialogare“.
  • Maria Cristina Marroni: “Riparto dal primo digiuno di Marco Pannella per ricordare quel che vidi da amministratrice. Una testimonianza forte, aggravata dall’apprendere che ben 105 persone sono in attesa di giudizio e che manchino pure i medicinali. Propongo di creare un fondo di raccolta comune da parte di noi candidati, detraendoli qualche costo dalla campagna elettorale“.

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