PESCARA – Televisita, telesalute, telemonitoraggio, teleassistenza: sono le parole chiave che, in tempi di Coronavirus, andranno a garantire le prestazioni in telemedicina per i pazienti diabetici e per
quelli con disturbi dello spettro autistico. “Le nuove indicazioni – spiega l’assessore alla salute Nicoletta Verì – sono contenute in due distinti documenti tecnici, che verranno recepiti in altrettante ordinanze del presidente Marco Marsilio.
Era indispensabile disciplinare queste modalità terapeutiche, che assicurano la continuità assistenziale in tutta sicurezza e mantenendo il distanziamento sociale imposto dalla normativa per il contenimento dei contagi da Covid 19”.
Per quanto riguarda il diabete, la sospensione delle attività ambulatoriali (fatte salve quelle a carattere di urgenza), ha determinato la necessità di accelerare l’introduzione di una procedura telematica per le consulenze ospedaliere e le visite ambulatoriali da remoto.
Il sistema si applica sia a coloro che accedono per la prima visita alle strutture diabetologiche regionale, sia a coloro che hanno già una visita prenotata, ma che non possono accedere alle strutture stesse.
Lo stesso vale per la terapia dei disturbi dello spettro autistico, con un’attività di tipo proattivo aperta anche ai familiari dei pazienti, che permette di riavviare i percorsi psicoeducativi interrotti a causa della pandemia.
Gli interventi da remoto devono includere il monitoraggio delle condizioni di salute, il proseguimento delle attività avviate rimodulandole in modalità telematica, nonché il supporto ai caregiver per la strutturazione della giornata, indicando le attività opportune e le risorse a disposizione.
Con la televisita, il medico specialista interagisce attivamente con il paziente attraverso un collegamento video. Dalla diagnosi può derivare anche la prescrizione di farmaci o terapie. Con il telemonitoraggio, invece, medico e paziente interagiscono sulla gestione dei dati clinici, della terapia e della formazione del paziente.
Con la telesalute, infine, medico e paziente hanno entrambi un ruolo attivo, rispettivamente nella presa in carico e nell’autocura. In questo ambito è prevista anche la partecipazione dei caregiver familiari. Ogni ambulatorio dovrà essere dotato di strumenti informatici per l’erogazione del servizio (anche con l’utilizzo di dispositivi mobili), attraverso qualunque piattaforma possa essere utile allo scopo.