TERAMO – Mercoledì 10 aprile 2019, presso il Centro “La Piazzetta” di “Sant’Atto”, è stato presentato e inaugurato il progetto “MusicAbile”.
L’idea è nata dalla collaborazione tra l’azienda teramana Ali d’Oro e la Fondazione Anffas Onlus attraverso la realizzazione del volume “Penso che un cono così non ritorni mai più. Dieci racconti per volare nel blu dipinto di blu”, edito dalla Duende Edizioni di Paolo Ruggieri e Paola Vagnozzi e curato dalla giornalista Antonella Gaita, che ha racchiuso dieci racconti firmati da giornalisti e scrittori, ma soprattutto artisti: Antonio Alleva, Alessandra Angelucci, Silvio Araclio, Andrea Castagna, Nicoletta Dale, Valentina Di Cesare, Paolo Di Sabatino, Elisa Falasca, Azzurra Marcozzi, Alberto Melarangelo.
Il ricavato dell’iniziativa è stato interamente devoluto all’Anffas per la realizzazione, appunto, di “MusicAbile”, un progetto di attività centrato sul potere terapeutico-riabilitativo della musica.
“E’ un progetto – ha spiegato il direttore operativo della struttura, Idetta Galvani – che si è concretizzato nell’acquisizione di strumentazioni ed ausili (strumenti musicali, dispositivi hardware e software) per la produzione ed ascolto di musica da impiegare in programmi di musicoterapia rivolti ad utenti disabili anche in età evolutiva. Sono strumentazioni da impiegare in programmi di musicoterapia individuale e di gruppo da offrire agli utenti in cura presso le strutture gestite dalla nostra Fondazione. Da questo punto di vista l’impiego della musica in abito riabilitativo, nelle sue varie articolazioni (melodie, suoni, strumenti) rappresenta, senza dubbio, un formidabile facilitatore per l’attivazione di programmi di attività efficaci ed innovativi”.
“Ogni anno, grazie al vostro lavoro, al vostro esempio – ha detto emozionato – Vanni Di Giosia, titolare dell’Ali d’Oro – impariamo qualcosa di nuovo e di diverso e la vostra capacità di vivere ed affrontare le reali difficoltà con il sorriso e l’impegno quotidiano, sono per noi una lezione ed uno stimolo per essere a nostra volta portatori di quella cultura della rispettosa condivisione sempre più quieta e silente rispetto all’odierna chiassosa e confusa società. Un doveroso riferimento per tutti, un obiettivo sociale e culturale a cui tendere, come società mature, uomini e cittadini consapevoli. La concretezza, poi, che insieme riusciamo a dimostrare nel realizzare in 4 mesi il progetto è un piccolo e prezioso esempio che insieme lanciamo al futuro. Un futuro che ci auguriamo potrà vederci ancora insieme, protagonisti di una nuova e bella storia da vivere, narrare e leggere… insieme. Evviva l’Anffas!”.
La musica e la voce dei ragazzi, guidati da Enrico Benetel, educatore e musicista, hanno chiuso con entusiasmo e tanta speranza la mattinata.