PESCARA – “Marsilio furibondo per le osservazioni, attacca l’Ufficio legislativo della Presidenza del Consiglio regionale, reo di aver ritenuto la sua proposta di legge regionale in conflitto su più punti con lo Statuto della Regione e altre normative, come anche noi avevamo affermato. All’Ufficio, che ha competenze di lungo corso in materia di legislazione regionale, giunga la nostra piena solidarietà: mai abbiamo visto un rappresentante istituzionale spogliarsi di tale ruolo per vestire i panni dell’accusatore politico contro la struttura regionale che egli stesso rappresenta, ma è questo che accade quando il ruolo politico prevale sull’interesse pubblico”. Così commenta il capogruppo Pd Silvio Paolucci le contestazioni di Marsilio alle osservazioni dell’Ufficio legislativo sulla sua proposta di legge regionale.
“Risponde mostrando i muscoli e giustificandosi che l’unica intenzione della legge è quella di selezionare la migliore classe dirigente possibile, applicando così la più classica versione della excusatio non petita, accusatio manifesta – conclude Paolucci –. Fa tutto da solo, senza considerare che i sindaci hanno già bocciato il suo testo e che l’Ufficio legislativo lo ha semplicemente invitato a rispettare le regole, ricordando che non può cambiarle a proprio piacimento. Un consiglio che andrebbe ascoltato, specie quando l’unico intento, a poco tempo dal voto, è quello di avvantaggiare il centrodestra attualmente al potere per continuare a detenerlo”.