TERAMO – Io Amo Te, mostra collettiva per il decennale de L’Arca presentata questa mattina dal curatore Umberto Palestini e dal sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto assieme all’assessore alla cultura Andrea Core.

Il progetto IO AMO TE, richiama per assonanza Io Amo Teramo e rappresenta una preziosa occasione per celebrare lo spazio-laboratorio, attraverso l’opera e lo sguardo sentimentale di artisti che hanno esposto nelle sale de L’Arca: Luigi Carboni, Fabrizio Cotognini, Matteo Fato, Giuseppe Stampone, Georgia Tribuiani.

Accanto a questi debutta la giovanissima teramana (è di Sant’Omero) Giuditta Branconi.

IO AMO TE, che richiama per assonanza Io Amo Teramo, è, secondo gli intenti del curatore Umberto Palestini, una mostra collettiva ma anche un progetto artistico-editoriale, una preziosa occasione didattica e formativa per ‘celebrare’ lo spazio-laboratorio de L’ARCA di Teramo a un decennio dalla sua apertura attraverso l’opera e lo sguardo sperimentale di artisti che hanno esposto, anche in più occasioni, nelle sue sale: Luigi Carboni, Fabrizio Cotognini, Matteo Fato, Giuseppe Stampone, Georgia Tribuiani. Accanto a loro debutta negli spazi de L’ARCA la giovanissima artista teramana Giuditta Branconi. Come scrive il Sindaco Gianguido D’Alberto, “tale debutto testimonia la perfetta chiusura di un cerchio e un ideale passaggio di testimone che segnala come L’ARCA, grazie all’attuale Amministrazione, sia tornata ad essere un perno centrale per l’arte contemporanea e uno spazio strategico per la formazione delle giovani generazioni”.

Nel 2021, dopo un periodo in cui l’attività espositiva e culturale ha subito un rallentamento anche a causa della pandemia che ne ha compromesso la programmazione, l’Amministrazione, ha deciso, con fermezza e lungimirante progettualità, di riaprire al pubblico L’ARCA con la mostra Pressure, sulla grafica d’arte contemporanea, che ha riportato nelle sale opere di autori di livello nazionale e internazionale. Subito dopo si sono inaugurate due retrospettiva degli artisti Guido Montauti e Giovanni Melarangelo. Una testimonianza, questa, dell’attenzione che l’Amministrazione e il suo Assessore alla Cultura dedicano alla loro preziosa eredità artistica e alle esperienze creative espresse dal territorio. Da segnalare l’ultimo evento: una mostra di uno degli artisti più iconici e apprezzati dell’arte contemporanea, lo street artist Banksy che conferma come il laboratorio de L’ARCA e la citta di Teramo siano ormai diventati un punto di riferimento nazionale in campo artistico e culturale

Per accompagnare IO AMO TE è stato realizzato un progetto editoriale sperimentale, unico nel suo genere: un volume-libro d’artista. Ad ogni autore sono state ‘affidate’ ventiquattro pagine con le quali hanno creato, in piena libertà, racconti grafico-visivi autonomi e personali. La pubblicazione è un unicum che ha l’intento di ampliare le prospettive editoriali legate al classico catalogo di mostra. Secondo le parole dell’Assessore alla Cultura Andrea Core: “Se si celebra un laboratorio che ha e vuole continuare ad essere uno spazio in cui ospitare originali ricerche espressive, il modo migliore per farlo è lasciare una testimonianza eccentrica, attraverso un volume sperimentale, che segna un ulteriore tassello verso la riconferma della ‘necessità’ de L’ARCA”.

Nel corso della mostra saranno programmati una serie di eventi culturali in sintonia con la progettualità, coordinata con rigore, dalla direzione del Polo Museale della Città da sempre attenta ai risvolti didattici e formativi. In occasione di IO AMO TE saranno organizzati incontri con le scuole di ogni ordine e grado, insieme a workshop e seminari legati alla formazione superiore e accademica, in collaborazione con istituzioni come l’Accademia di Belle Arti di Urbino, che coinvolgeranno gli artisti espositori, gallerie di riferimento e addetti ai lavori, celebrando la strategica mission legata alla ricerca laboratoriale, con la quale era nato lo spazio dedicato all’arte contemporanea nella città di Teramo, che è tornato negli ultimi due anni a splendere nuovamente.

La mostra a dicembre 2023 sarà ospitata presso la Casa natale di Raffaello a Urbino, rinnovando la preziosa e fertile collaborazione con la prestigiosa e storica istituzione museale feltresca