Il bullismo è un fenomeno complesso che coinvolge da vicino le scuole italiane e che sta occupando sempre più spazio nelle cronache causando una giusta preoccupazione. Per questo il Ministero dell’istruzione è impegnato da anni sul fronte della prevenzione del fenomeno del bullismo e più in generale, di ogni forma di violenza con diverse strategie di intervento utili ad arginare i comportamenti a rischio, codificate con la Legge 71 del 2017 è l’aggiornamento del 2021 che hanno sancito come obiettivo strategico il contrastare il fenomeno in tutte le sue manifestazioni a tutela dei minori coinvolti, sia in quanto vittime sia come responsabili di illeciti, per assicurare l’attuazione degli interventi senza distinzione di età nell’ambito delle istituzioni scolastiche.
Di questo si parlerà oggi all’Istituto “Di Poppa Rozzi” di Teramo con l’attiva e appassionata Dirigente scolastica del “Di Poppa – Rozzi” Caterina Provvisiero, l’assessore regionale all’istruzione Pietro Quaresimale che ha ideato e voluto questa rassegna e l’ingegnere informatico Giammaria De Paulis che è il massimo esperto del settore non solo in provincia di Teramo.
Le 8 giornate contro il bullismo che si svolgeranno in provincia di Teramo, dal 7 febbraio al 3 marzo, coinvolgendo informatici, psicologhe, magistrati, scrittori, giornalisti, sono importanti momenti per sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema che appare sempre più spesso in prima pagina coinvolgendo le vittime, la loro famiglia e i loro insegnanti. Per affrontare il bullismo, è necessario insegnare agli alunni come gestire le loro emozioni e, soprattutto, a imporre limiti all’aggressore. Si può fare solo con la cultura del rispetto. L’educazione e la prevenzione sono le chiavi per aiutare i propri studenti ad affrontare il bullismo.
Sviluppare relazioni positive e di supporto con amici e familiari possono aiutare a fornire un ambiente sicuro per elaborare le emozioni negative, e diffondere questi strumenti è importante per la protezione dei bambini e la costruzione di una società più rispettosa e pacifica. Per questo la rassegna “Abruzzo contro il bullismo” voluto dall’assessore della Regione Abruzzo Pietro Quaresimale è dunque l’occasione giusta per fare il punto su un fenomeno che ha assunto proporzioni preoccupanti e sulle misure necessarie a combatterlo. E’ un momento opportuno di confronto e approfondimento, uno spunto per riflessioni e idee per dare un apporto al contrasto di un fenomeno che, senza eufemismi, è una piaga. Anche perchè gli anni di pandemia hanno visto ridursi per lungo tempo, quando addirittura non azzerarsi, la socialità dei ragazzi, con riflessi psicologici pesanti e al tempo stesso una fuga verso i social e gli smartphone che sono diventati sempre uno strumento di socialità ma anche un momento alienante che ha favorito la crescita esponenziale del fenomeno, fattori come violenza, prevaricazione, intenzionalità, ripetitività degli atti di bullismo, ricerca intenzionale di debolezza nella vittima. Dobbiamo fare di tutto per mettere un argine. Ce n’è bisogno.