TERAMO – Il mio papà, ex dipendente comunale, lo chiamava “Oscarino”: dietro a quel diminutivo si celava Oscar Tancredi, un uomo d’altri tempi che ieri, all’età di 91 anni, ci ha lasciato, a soli sei giorni dalla scomparsa dell’adorata moglie, Antonina Camerini.

Ricordarlo politico ed assessore del Comune di Teramo ai tempi dei governi DC, rende parzialmente merito alle sue qualità di uomo e di “fratello dell’Onorevole”, all’ombra del quale ha saputo coltivare una vita riservata e rispettata. Nella memoria di tanti teramani rimarranno impresse le quotidiane passeggiate per le vie del centro e nei Giardini Gambacorta con la sua adorata Antonina, dalla quale non è riuscito a dividersi.

Uomo molto schivo e riservato, non amava la ribalta né si interfacciava naturalmente con la comunicazione del territorio, che proprio in quei tempi, quelli suoi nella politica cittadina, iniziava a svilupparsi con la crescita delle televisioni. Ricordo diversi episodi nei quali era più stizzito che compiacente nei nostri riguardi che oltre il “lei” dovuto ad un vero signore, non eravamo mai andati: questioni di rispetto che aveva saputo conquistarsi con tanta naturalezza e con tanta serenità, che sono state qualità insite in lui.

Il dolce pensiero va ai figli Giuliano ed all’amico Carmine, alla nuora Nila ed ai nipoti Ottavia, Ignazio e Carlo: i funerali si svolgeranno nella Chiesa di Sant’Antonio, domani, venerdì 11 febbraio, alle ore 10:00.

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