TERAMO – Volano gli stracci durante una riunione della Capigruppo ieri sera a Teramo. Ufficialmente convocata per decidere sul futuro del Cope (Consorzio Punto Europa) con la nomina del Cda, si è passati a discutere in merito al lavoro e alle relazioni degli assessori. Argomento, dunque, la verifica di maggioranza aperta a giugno ma che ancora non è chiusa. Verifica che attualmente non sembra essere tra i principali punti all’ordine del giorno del Sindaco Gianguido D’Alberto, accusato, di contro, dai più, di avere poco coraggio o efficenza nelle scelte. Dito puntato soprattutto sugli assessorati in quota Partito Democratico ma non solo: accenni minimi all’allargamento. E’ un discorso prematuro se prima non si procederà ad una verifica delle deleghe. Alla fine non è accaduto nulla.
Tornando al Cope di stamane, l’assemblea è stata rinviata a martedì prossimo. Non sono stati prodotti nominativi perchè non ci sono e non c’è un accordo. Teramo 3.0 è l’eccezione: il nome proposto è quello dell’ex candidato Governatore e candidato sindaco di Pescara, Carlo Costantini. Il non mettersi d’accordo starebbe creando forti imbarazzi con l’Università: oggi si doveva votare il Consiglio di Amministrazione.