TERAMO – L’edizione di quest’anno di Lectus si rinnova, aprendosi ad una nuova dimensione: il teatro non sarà più solo Teramo, ma l’intero Abruzzo. Lectus 2019/2020 sarà un viaggio in seno ad una regione dove si fa fatica a rintracciare un’identità comune, una terra segnata da una storia e una geografia che non hanno favorito lo scambio, il confronto e la condivisione tra i suoi abitanti.
“Attraverseremo i confini immateriali delle nostre province per cercare la sintesi tra città e cittadini”, spiegano gli organizzatori, “avremo la lettura, e quindi la conoscenza, come arma contro stereotipi e barriere, come fondamento su cui riscoprire la nostra identità”.
L’iniziativa si realizza grazie ad un finanziamento del MIBACT (bando promozione alla lettura) ottenuto su iniziativa del Servizio beni culturali della Regione Abruzzo.
Sono intervenuti alla presentazione questa mattina nella Biblioteca “M. Delfico” di Teramo il dirigente del Servizio regionale Giancarlo Zappacosta; la responsabile della Biblioteca Delfico, Nadia Di Luzio, e la curatrice Pina Manente.
Hanno partecipato il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto e gli assessori alla cultura e agli eventi, Andrea Core e Antonio Filipponi; Fabrizio Pacinelli di Imago.