“E’ una rosa di calciatori costruita ex novo –per scelta, però -ndr-), ci vuole tempo”. “8-10 partite di campionato e poi conosceremo il vero valore del Teramo”. “C’è chi ha avviato un progetto ambizioso da due anni e non è ancora vincente”… potremmo continuare, ma non è il caso.
E’ invece il caso di ricordare che il Teramo non è l’unica squadra ricostruita daccapo per esclusiva scelta della nuova “Azienda” (Reggina e Bari docet – ndr), che ha invece puntato tutto su questo aspetto, valutando male le qualità di atleti importanti che facevano parte della vecchia “Cooperativa”, tanto per sdoppiare le identità.
A 90 minuti dal giro di boa il Teramo è nono in classifica, ma ex aequo con la Vibonese, che ha una gara in meno: è all’ultimo dei posti utili per accedere ai play-off, con un sol punto di vantaggio sull’Avellino (in crisi societaria perenne e con spese “obbligate” e minime – ndr): 6 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte, con 20 goals realizzati (hanno fatto peggio 4 squadre su 20) e 22 passivi (tra le prime 10 soltanto Catania e Vibonese hanno subito di più). Questo è il bilancio dei 16/17 del girone di andata, prima di ricevere al “Bonolis” il Catania e, successivamente, la visita del Sindaco di Catanzaro.
Numeri, non valutazioni: la matematica è scienza esatta.
Sono alcuni degli interrogativi che saranno posti all’attenzione della “tribuna” di Supergol, stasera, in diretta dalle ore 21:00.
E poi si parlerà del futuro Museo del Calcio Teramano: oggi l’ufficialità di una notizia anticipatavi con larghissimo anticipo.