TERAMO – “Non c’è un Piano neve, siamo senza gestore per gli impianti ai Prati di Tivo, la Prefettura sollecita i pagamenti alle imprese per i lavori post-terremoto, ci sono altre diffide per i lavori del Ponte sul Vomano: l’Ente provinciale ha un programmazione disastrosa. Insediandomi il 2 novembre pensavo di poter cominciare a lavorare con un attimo di calma in più e non mi sarei mai immaginato di trovare tutto questo“.
A dichiararlo il neo Presidente Diego Di Bonaventura che ora ha due asset, due primissime emergenze da affrontare: il Piano Neve che non c’e’. “Non l’ho trovato, siamo a novembre, la Questura sollecita ed è da farsi“. Poi la questione impianti di Prati di Tivo dove non c’è un gestore, dopo che e’ andato deserto il bando della Gran Sasso Teramano S.p.A. Tra le ditte invitate c’era anche la Sangritana, che ha declinato l’invito inviando con una nota.
Di Bonaventura sarà nel pomeriggio a colloquio con il Vice presidente regionale Giovanni Lolli, per chiedere un ulteriore sforzo all’ente. “Servono altri 250.000 euro per non chiudere gli impianti, altrimenti la stagione e’ finita prima di cominciare“. I Sindaci del comprensorio in tal senso sono sul piede di guerra e avrebbero intenzione di presentare una serie di esposti. “La situazione e’ grave – prosegue Di Bonaventura – e piove sul bagnato perche’ stamane in Provincia e’ arrivata anche la lettera della Prefettura di Teramo che sollecita il pagamento dovuto alle ditte per i lavori relativi agli eventi sisma/neve 2016-2017. Ora pretenderò una relazione dettagliata dagli uffici“.
A proposito di uffici l’intenzione e’ di riorganizzare e rimodulare ruoli e dirigenti. Si pensa alla creazione di comparti-staff e ad una sorta di Hub in Provincia.
Insomma i problemi non mancano e c’è da indire il primo consiglio provinciale (dovrebbe tenersi il 15 novembre).
Se Di Bonaventura riuscira’ a chiudere felicemente tali problematiche, all’orizzonte ne incombono altre: tra queste un’altra diffida per i lavori del Ponte sul Vomano… TO BE CONTINUED