NERETO – All’indomani della fusione tra Nereto calcio e Asd Giulianova che di fatto priva la città del titolo sportivo di Eccellenza e costringe il calcio neretese a ripartire praticamente da zero il sindaco di Nereto affida ad una lunga riflessione scritta su Facebook la propria posizione sulla vicenda che pubblichiamo integralmente.
“Il prossimo campionato di Eccellenza vedrà la presenza di una nuova società: l’ASD Giulianova.
Il club si è costituito grazie alla fusione con il Nereto.
“Noi potremmo chiamarci la Congregazione degli Apoti, di ‘coloro che non le bevono’, tanto non solo l’abitudine ma la generale volontà di berle è evidente e manifesta ovunque”.
Questa citazione calza a pennello: occorre tornare indietro nel giugno del 2018 quando fu depositata in Federazione la richiesta di fusione tra le due società di calcio: la Virtus Teramo (fresca di promozione di Eccellenza) e l’Asd Nereto FC 1914 (Prima Categoria). Dall’unione delle due realtà dirigenziali e calcistiche nasceva una nuova società Asd Nereto Calcio 1914, che prendeva parte al torneo di Eccellenza.
Sempre nel giugno 2018 dopo appena qualche giorno dall’elezione a sindaco questa nuova società mi chiese la disponibilità di più incontri non per illustrare il loro progetto (budget, settore giovanile, prospettive future etc.) bensì per chiedere la disponibilità dello stadio comunale……che l’amministrazione comunale ha messo sempre a disposizione con tangibili investimenti pubblici, finanche con spese di gestione e di ordinaria manutenzione a totale carico del Comune di Nereto ergo della nostra Comunità.
Ricordo a me stesso che tale fusione o se vi piace di più tale “accordo” ha consentito all’ex Presidente della Vitus Teramo di trovare una casa per la sua squadra, visto che a Teramo esisteva il problema di avere a disposizione un impianto calcistico adatto. Dall’altra riportava a Nereto, che ha alle spalle un passato glorioso dal punto di vista calcistico, una categoria di sicuro interesse e valore.
In questi anni sono stato continuamente “sollecitato” dall’ormai Presidente del Nereto calcio e dal suo entourage, con richieste di ricercare ed agevolare incontri con imprenditori locali al fine di supportare la società sportiva che, da subito, ha manifestato l’esigenza di trovare sul territorio nuove energie o meglio nuove risorse finanziarie con la costante “minaccia” nel caso contrario di andare via.
Sotto questo aspetto ripeto ciò che ho già comunicato lo scorso anno: conosco molto bene quali sono le funzioni e le prerogative del sindaco di certo non sono quelle di fare il questuante.
Inoltre sempre l’anno scorso esternai pubblicamente: non mi faccio triare per la giacchetta su cose che non rientrano nella sfera delle mie competenze e di quelle che riguardano l’amministrazione comunale, ma che abbracciano “dinamiche” societarie con interessi privati oltre che sportivi.
Chi mi conosce sa che non mi faccio tirare per la giacchetta dalla politica figuriamoci da altro.
Auspico di continuare a fare il sindaco ancora a lungo non altro, proseguendo il lavoro quotidiano per rendere migliore il nostro paese.
Ribadisco che l’amministrazione comunale con grande senso di responsabilità e assumendo anche rischi sotto il profilo del rispetto di norme giuscontabili ha garantito la totale gratuità di tutti gli impianti sportivi ponendo in essere continui investimenti appunto per agevolare tutte le realtà sportive locali compresa la società del Nereto calcio.
E arriviamo all’attuale fusione che ci porta via il titolo sportivo ebbene ho letto sui giornali di una cordata locale che era disposta a rilevare il Nereto calcio e di incontri con il Presidente.
Su queste interlocuzioni purtroppo non posso esprimere valutazioni poiché forse dico forse sono stato coinvolto tardi e male questo anche per rispondere a chi sostiene che l’amministrazione comunale non si sarebbe preoccupata in nessun modo per far sì che ciò non succedesse.
Aggiungo a scanso di evitare chiacchiere risibili ciò nondimeno gravi e pericolose: l’amministrazione comunale non ha “amici” imprenditori questo per scongiurare equivoci e commistioni di cose che nulla hanno a che vedere con i “movimenti” calcistici.
Per meglio chiarire: la Point Costruzioni che ha eseguito i lavori di messa in sicurezza sismica della Scuola Primaria si è aggiudicata la gara d’appalto in modo regolare trasparente e legittimo nel pieno rispetto della Legge lavorando in modo ineccepibile efficace ed efficiente.
Pertanto alla società edile Point Costruzioni non possiamo rimproverare nulla né peggio fare voli pindarici con la mente su cose che non esistono.
Certo neanche a me ha fatto piacere questo epilogo calcistico ora però dobbiamo guardare avanti e vediamo se si potrà realizzare un nuovo progetto che riparta dai settori giovanili anche per aspetti sociali.
Riporto anch’io la citazione del nostro Bruno Baldini storico Presidente del Nereto calcio: i risultati si ottengono attraverso il sudore, i sacrifici e non comprando la categoria!
Infine consentitemi: non è che un Presidente è bravo ed osannato se da una fusione ci porta la categoria ed è cattivo se da un’altra fusione cancella la storia calcistica del Nereto.
Probabilmente nel 2018 la fusione non si doveva fare senza chiarezza sul progetto e garanzie sul futuro”.