L’AQUILA – “Abbiamo avuto sia governi di destra che governi di sinistra che per ragioni diverse hanno fatto le stesse leggi sulle questioni che riguardano il lavoro, i diritti e se siamo in una situazione di precarietà che è la più alta che esiste in Europa e anche perché si è determinato un impianto legislativo che ha fatto diventare la precarietà un elemento di condizione normale e diffusa“. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, parlando all’Aquila ad un evento promosso dalla Cgil per presentare proposte per una legge quadro sulle ricostruzioni post sisma, sulla precarietà nel mondo del lavoro.
“Non possiamo continuare a non fare i conti con quello che è successo in questi ultimi 20 anni e che tante volte non siamo riusciti a contrastare fino in fondo, visto che poi le leggi le fa il Parlamento – continua -. La precarietà genera una competizione tra le persone che per vivere hanno bisogno di lavorare e se non vuoi lavorare a determinate condizioni viene sempre qualcun altro che pur di lavorare è costretto ad accettare quelle condizioni. Tutto cio’ genera anche un’idea di sviluppo e di competizione che non è giocata con gli investimenti, sulla formazione, sulla qualità del lavoro, e progressivamente sposta il nostro paese, come si dice in gergo, nella scala più bassa dei livelli di competizione“. “Se si vuole costruire un nuovo modello di sviluppo occorre far ripartire degli investimenti privati che creino lavoro e che siano in grado anche di affermare un livello di qualità della vita delle persone“. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che ha aggiunto: “Non c’è solo il problema di quanti investimenti verranno realizzati nel Pnrr o con i fondi di coesione o con altri fondi che l’Europa ha messo a disposizione: c’è anche un altro tema che riguarda il come si fa a fare ripartire anche gli investimenti privati nel nostro paese il crollo negli ultimi anni non ha riguardato solo quelli pubblici” – ANSA –