“In questo momento il nostro principale obiettivo è evitare il corto circuito della ricostruzione”. L’assessore regionale Guido Liris risponde alle critiche mosse dalla CGIL sulla riorganizzazione, che – spiega Liris – non deve ritenersi definitiva data la carenza di dirigenti tecnici. Criticità che, nella mia qualità di assessore al personale, affronterò al più presto. Quel che evidentemente non si è colto – puntualizza l’assessore – è l’aspetto fortemente innovativo del nuovo assetto politico regionale voluto dal governo Marsilio con l’istituzione di una delega specifica alla Ricostruzione che prima non c’era e che, essendo dipendente politicamente dal presidente, offre un punto di osservazione unico e quindi virtuoso nel quale il Genio Civile assumerà sempre più importanza strategica. Non solo, il disegno dei nuovi dipartimenti rispecchia volutamente le deleghe politiche degli assessori e che la politica si riprenda spazi persi nella scorsa legislatura è un altro segnale inequivoco della forte volontà di potenziare anche il livello di autonomia del Genio Civile, il cui assetto a oggi prevede solo due dirigenti su quattro servizi: uno su L’Aquila-Teramo, che ha il controllo univoco dei due crateri 2009 e 2016/2017, e un altro su Chieti-Pescara. Si tratta di una situazione transitoria, perché ancora non si procede alla nomina dei capi dipartimento e alla riorganizzazione degli uffici all’interno dei dipartimenti stessi. Una modifica, nelle condizioni attuali, rischierebbe di provocare un cortocircuito al processo di ricostruzione e all’edilizia ordinaria, con conseguenze imprevedibili”.