TERAMO – Il titolo del post-gara di Palermo avrebbe un fondamento logico ad altissimi livelli se non riconoscessimo a Massimo Paci (oggi compie 43 anni, auguri! – ndr) la schiettezza che lo contraddistingue, sempre. Non azzardiamo a scrivere che si tratti di semplici “ingenuità”, nel senso migliore del termine, ma quasi…

Vada per l’analisi della gara, ma sentirlo parlare del futuro, di cosa si dovrebbe fare e non per non dilapidare il buono che c’è, per continuare a far crescere qualche giovane e per rafforzare la rosa e l’ottimo rapporto con il resto della squadra “invisibile”, sa tanto di un uomo che attenda soltanto un segnale dalla società per poi poter comunicare: “Sono felice di restare sulla panchina del Teramo“.

Ed invece così non è o non sarebbe, nel senso che la società conosce le volontà del mister che, però, potrebbe ancora attendere la decisione. E’ vero che Franco Iachini ha espresso più volte la volontà di proporre il Paci-bis, ma tra il dire ed il fare, come sempre, ci saranno i programmi. Quelli spettano alla società. Esclusivamente.

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