TERAMO – Prima di presentare l’avversario di turno, ci piace che diventi “consuetudine” l’argomentare su qualcosa di attinente.
Oggi ci sbizzarriamo in considerazioni libere, ficcando il naso in casa d’altri. Pensiamo che sia cosa buona e giusta complimentarsi con gli avversari, quando ottengono successi così roboanti come ha fatto la Ternana di Cristiano Lucarelli, vera comparazione. Onore al mister toscano che, per la prima volta, vince un campionato ma, una statua, va eretta al presidentissimo Stefano Bandecchi, che gli ha allestito non una, ma due squadre.
Lucarelli è stato poi bravo a scegliere il modulo giusto da cucire loro addosso, in base alle caratteristiche di ciascuno dei suoi (4-2-3-1) e poi li ha lasciati giocare, perché ciascuno era “un top”. Una rosa di “tutti titolari” da prima fascia, con 6 attaccanti, 9 centrocampisti e 9 difensori, che sarebbero stati degli inamovibili in qualsiasi altro club (la parola “minutaggio”, a Terni, non sanno cosa sia). Non per sminuire i meriti del mister, ma con tanta roba… Adesso tracciamo un’analisi della rosa a disposizione del “nostro” Massimo Paci, da molti bistrattato negli ultimi tempi e del quale sono stati messi in dubbio, da tanti, le qualità. Siamo dell’avviso che Lucarelli ha corso a bordo di una Mercedes da F1, facendo il “normale”, mentre Paci ha prodotto più del normale, ma alla guida di una berlina con una rosa limitata e tra tanti problemi di ridimensionamento, di infortuni, di “punizioni”, di minutaggio, di sbalzi di umore altrui e di altro. Ed anche con elementi in fase di crescita spesso colpevoli di incertezze fatali.
A centrocampo, a tirare la carretta, sono sempre stati Arrigoni, Santoro ed Ilari ed in attacco c’è stato un solo vero attaccante di ruolo (Pinzauti), con Birligea e Minelli eterni infortunati e con mezzeali “inventate” come punte (Bombagi, Costa Ferreira e Mungo). Malgrado ciò il mister ha dato una buona identità alla squadra, togliendosi lo sfizio di battere compagini come Bari, Juve Stabia, Palermo, Foggia e Catania. Un Lucarelli, al suo posto, avrebbe fatto altrettanto? Noi pensiamo di no e forse, con il carattere “fumantino” tipico dei toscani, crediamo che non sarebbe durato molto a lungo con il nostro sanguigno presidente. Un Paci al timone della Ternana? Forse si sarebbe potuto trovare a festeggiare, magari al suo posto. Chi può dire il contrario? Perché questa “comparazione”?
Per voler dire alla nostra tifoseria che Paci, pur non avendo avuto “l’esagerata abbondanza” della Ternana (e anche di altre squadre – ndr) è riuscito a svolgere un ottimo lavoro e a districarsi sempre con eleganza tra tanti ostacoli di varia natura; merita maggiore rispetto da parte di tutti noi. Spesso siamo encomiabili per attaccamento ai colori, ma talvolta ci lasciamo andare a giudizi affrettati. Questo è quel che pensiamo ed abbiamo la fortuna di poterlo scrivere liberamente.
Detto ciò, passiamo alla Cavese.
In settimana è stato richiamato Vincenzo Maiuri che ha sostituito Sasà Campilongo, esonerato dopo 9 sconfitte consecutive. E’ formazione allo sbando che con l’allenatore ultimo aveva iniziato bene, pareggiando con Vibonese e Bari vincendo due gare. Poi l’abisso.
Per Vincenzo Maiuri l’esordio bis di mercoledì contro la Ternana è stata una debacle (7-2).
Tracciando il cammino dei campani, si trovano all’ultimo posto con 16 punti, 3 sole vittorie, 7 pareggi e ben 22 sconfitte, con 20 reti all’attivo e 51 subite. Nella partita di Terni di mercoledì si è schierata con l’usuale 3-5-2, variandolo solo in avanti e affiancando una mezzapunta Gatto(17) a Bubas (40). In porta Kucich (41); difesa a tre con De Franco (27) centrale, Matino (2) a destra e Lancini (43) a sinistra. Davanti alla difesa il play Scoppa (4) pronto a creare gioco: si abbassa tra i centrali difensivi o nella zona destra per farsi dare palla. Alla sua destra la mezzala Matera (21), operante in interdizione e nel rilancio, in possesso di una lunga rimessa laterale. Alla sinistra di Scoppa ha giocato Lulli, un ex (5). Sulle fasce, a spingere, Nunziante (28) a destra (è un’ala ) che si alza quando Scoppa va a ricevere palla dai difensori. Sulla fascia sinistra spinge Ricchi (3) che è molto arrembante. In avanti Gatti (17), tra le linee, supporta Bubas, quest’ultimo autore di 5 reti: è pericoloso, mobile, viene incontro e apre il gioco con lanci sulle fasce. Sa tenere palla e, quando si trova a sinistra, rientra sull’altro piede ed in lunetta funge anche da “velo”. Altri elementi: Gerardi (45), che spesso gioca in coppia e vicino a Bubas. E’ pericoloso nelle ripartenze e si raccorda sulla fascia destra: fa da “torre” per Bubas sui cross spioventi. In fase di non possesso si abbassa sul play avversario. Con Campilongo, spesso durante la gara, si passava al 4-3-1-2 con l’ uscita di Scoppa e con l’inserimento di Montaperti (18), un elemento veloce, trequartista dietro a Bubas e Gerardi. In corsa, per recuperare lo svantaggio, si dispone anche con il 4-2-3-1, senza Bubas e con Gatto (17), con Gerardi di punta e con tre trequartisti: Montaperto a destra, Gatto al centro e Senesi a sinistra. Matera e Lulli sono i centrocampisti e, in difesa, da destra, Nunziante, Marino, De Franco e Ricchi, con Nunziante e Ricchi offensivi. Nell’ ultima formazione, contro il Catania in casa (0-1), hanno giocato con il 3-5-2, con Matino, De Franco e Ricchi in difesa; in mezzo Nunziante a destra e Calderini (31) a sinistra con Matera, Scoppa e Cuccurullo al centro e con Bubas e Gerardi in avanti.
Altri elementi: Natalucci (44) terzino; Marzupio (13) e Gega (42) difensori centrali, Favasuli (8) e Pompetti (34) mediani, De Rosa (10) attaccante.
Sarà facile? No. Troveremo un “ambientino” particolare, nel quale Maiuri dice di credere ancora nella salvezza.
Giochiamocela e non subiamoli, altrimenti… Forza ragazzi – Diego Di Feliciantonio –