TERAMO – Nel fine settimana appena trascorso i Carabinieri del Comando Provinciale di Teramo con le proprie articolazioni territoriali rappresentati dalle Compagnie di Alba Adriatica, Giulianova e Teramo, hanno intensificato i servizi di controllo del territorio con il massiccio impiego di pattuglie a piedi e automontate e con carabinieri in divisa ed abiti civili ciò al fine di prevenire e reprimere i reati in genere e in particolare quelli contro il patrimonio. Nel corso dei vari servizi sono stati complessivamente identificati 129 persone e controllati 68 mezzi. Verificata l’adempienza degli obblighi imposti a 11 soggetti posti in regime restrittivo diverso dal carcere. Presidiate le zone attigue ai locali di aggregazione frequentati soprattutto da giovani al fine di scoraggiare gli stessi a far uso di sostanze stupefacenti ovvero di alcolici e poi mettersi alla guida di mezzi creando pericolo per se stessi e per gli altri utenti della strada. Nonostante ciò tre utenti della strada sono risultati positivi all’assunzione di alcool oltre i limiti consentiti dalla norma, tutti sono stati privati della patente di guida.

In tale ambito a Basciano i Carabinieri della Stazione di Cellino Attanasio hanno denunciato una persona per essersi rifiutato di sottoporsi agli accertamenti con etilometro per verificare lo stato di ebrezza nonché l’uso di stupefacenti  e per guida senza patente in quanto revocata dal 2022. L’uomo percorrendo la via Nazionale alla guida di una autovettura ove prendeva posto anche la moglie, per cause in corso di accertamento collideva con un’altra autovettura condotta da una donna. Nell’occorso le due donne rimanevano ferite e pertanto trasportate presso l’ospedale di Teramo dove non versano in pericolo di vita.  

Inoltre:

A Giulianova i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia hanno denunciato un uomo per evasione. Lo stesso sottoposto agli arresti domiciliari per reati inerenti gli stupefacenti e contro il patrimonio, non veniva trovato in casa a seguito del controllo dei militari che dopo le ricerche lo reperivano e lo ponevano nuovamente agli arresti domiciliari avvisando l’Autorità Giudiziaria.
A Roseto Degli Abruzzi i militari della locale Stazione hanno tratto in arresto un uomo a seguito di provvedimento dell’A.G. dell’Aquila dovendo espiare la pena residua di mesi 6 di reclusione a seguito di condanna per i reati di atti persecutori e lesioni personali. L’uomo dopo le formalità di rito è tradotto in carcere.
A Torricella Sicura i militari della locale stazione hanno denunciato un uomo e una donna per furto aggravato di beni culturali di natura ecclesiastica. I Carabinieri avevano ricevuto una denuncia di furto da parte di un prete del luogo il quale si era accorto che nella frazione di Abetemozzo di Torricella Sicura, nel periodo intercorso tra il 30.01.2025 e il 02.02.2025 ignoti avevano forzato la porta della casa parrocchiale da dove avevano asportato nr. 3 candelieri di “ambito Abruzzese” in ottone databili tra la fine del 1800 e l’inizio del secolo scorso. Immediatamente i Carabinieri di Torricella hanno avviato le indagini coinvolgendo  i colleghi del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dell’Aquila, che fa parte del comparto di specializzazione dell’Arma che  in Italia si occupa in via esclusiva  dei furti d’arte,  che ha immediatamente inserito nella “Banca Dati dei Beni Culturali Illecitamente sottratti” detenuta in via esclusiva dal Comando dei  Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, la descrizione dei tre candelieri al fine di inibirne la circolazione. I militari di Torricella con una indagine lampo sono giunti all’identificazione dei due autori del furto una coppia abitante in provincia che è stata segnalata all’A. G. e sul conto dei quali sono state avviate le procedure per l’irrogazione da parte degli organi competenti di una idonea misura di prevenzione, essendo gli stessi forestieri. I predetti si erano già disfatti dei tre candelieri, pertanto  sono in corso ulteriori investigazioni per addivenire al rintraccio dei beni asportati al fine di ricondurli al luogo ove sono stati per oltre un secolo. Nella circostanza si ricorda che acquistare tali beni può portare a subire un procedimento penale.