TERAMO – Nessuna sterile polemica, nessun allarmismo, gentile direttore Di Giosia! Quanto piuttosto un riportare dati e fatti inconfutabili che, a parere di Italia Viva, penalizzano una provincia e ancor più un comprensorio di essa. Pescara 29%, L’Aquila 28%, Chieti 24% e buon ultimo Teramo 18%: questo il quadro in percentuali approssimate della ripartizione dei fondi Pnrr. Dati per nulla giustificati da parametri su cui dovrebbero basarsi, quali numerosità della popolazione, estensione dei territori e ancor meno offerta sanitaria, sicuramente superiore nelle tre ASL a sud di Teramo. Se ci fosse stato solo un briciolo di equilibrio in più nella suddetta ripartizione, a S. Omero non una, ma cento TAC a 128 strati sarebbero potute arrivare!

Comunque, Italia Viva rimane stupita dalla sovrapposizione e confusione dei ruoli che la vicenda sta dimostrando, l’ergersi a difensori di cause altrui. È un atteggiamento, a parere sempre di Italia Viva, che confonde le idee e rischia di alterare i normali processi decisionali di questa materia così delicata per i cittadini, quale senz’altro è la Sanità. Che bisogno c’era di prendere le difese di un organismo che ha deciso in un certo modo, per certi aspetti senz’altro parziale? Dopo di che, nell’interesse dei cittadini, se da una parte non sarà mai artefice di polemiche sterili ed inutili, dall’altra Italia Viva non propenderà mai per l’ignavia o indolenza, non metterà mai la testa sotto la sabbia.

Invita a tal proposito le altre ‘parti in causa’, gli altri interlocutori, in particolare i sindaci, a riappropriarsi del giusto e dovuto protagonismo che gli attuali ordinamenti assegnano loro. Si chiede inoltre un incontro alla dirigenza ASL per una ‘panoramica’ sulla sanità teramana e nello specifico sul presidio Val Vibrata” – Il segretario provinciale di Italia Viva Teramo, Luciano Monticelli