Finisce a reti inviolate con il Teramo che ha avuto la palla goal più importante della partita: il risultato è però giusto. Bisogna sottolineare le assenze di Magnaghi e di Cianci in simultanea, perchè di centravanti di ruolo non ce ne sono più e Martignago, adattatosi, più di tanto non poteva, riuscendo pure a confezionare una palla goal importante per Bombagi.
Tedino ha inizialmente relegato in panchina Mungo per dare spazio a Santoro (bravo), prima che i due si scambiassero il saluto dell’avvicendamento al quarto d’ora della ripresa. La difesa, con Iotti e Piacentini, ha tenuto bene, meglio di molte altre circostanze, ma anche tatticamente il Teramo è stato attento, concedendo pochissimo ad un’armata da goal e che di occasioni, oggi, ne ha avute davvero poche (bravo Tomei, però, in un paio di circostanze).
Inevitabile lo 0-0 finale, anche se la colossale occasione da rete è stata proprio dei biancorossi, alla mezz’ora della ripresa, quando Mungo, smarcato a tu per tu con Mengoni, azione nata da un uno-due di qualità con Costa Ferreira, ha sparato addosso al portiere dei siculi, incredibilmente. Sarebbe stato troppo? Probabilmente sì, anche perchè la Vibonese, soprattutto dall’ingresso in campo di Emmausso, nella ripresa, aveva già impegnato severamente Tomei nel primo tempo, con Berardi (23°) col Teramo che aveva risposto con una conclusione a fil di palo di Arrigoni, un minuto più tardi.
Nella ripresa bello lo spunto al 12° di Martignago sulla fascia, sul cross del quale Bombagi è stato anticipato al momento della battuta a rete, a cinque metri dalla porta. La Vibonese, dalla sua, oltre ad una conclusione centrale di Emmausso, facile preda di Tomei alla mezz’ora, si è resa pericolosissima con Tummarello al minuto 37, sempre smarcato da Emmausso, ma il portierone del Teramo ha compiuto un mezzo miracolo.
E’ finita così con un nulla di fatto, non esaltante, ma incoraggiante sì, ancor di più per la ventina di tifosi al seguito: per loro, chapeau!