L’AQUILA – Dallo scorso 1° settembre è possibile accedere al Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL); la nuova misura è volta a favorire l’attivazione nel mondo del lavoro delle persone cosiddette “occupabili” (cfr infra), che perdono il Reddito di Cittadinanza. La misura, come è noto, è stata introdotta al fine di sostenere la partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro o ad altre misure di politiche attive del lavoro, dei componenti del nucleo familiare, già titolari di RdC, che abbiano i requisiti. Coloro che erano già destinatari del RdC e che risultano invece “non occupabili” (famiglie con presenza di componenti over 60, minorenni, disabili e persone in condizione di disagio sociale) continueranno a godere del RdC fino al 31.12.2023. Dal 1° gennaio 2024 costoro potranno accedere all’Assegno di Inclusione (ADI).

A rendere noti i dati relativi alla nostra regione è il Direttore regionale INPS Abruzzo, Luciano Busacca. Nei mesi di luglio ed agosto 2023, l’INPS ha inviato la comunicazione (tramite sms/email) a 3.498 nuclei familiari (i cui componenti risultano “occupabili”) relativa alla cessazione del RdC, dopo la fruizione della settima mensilità dello stesso, nell’anno 2023; detti nuclei sono così suddivisi per provincia:

Dal 1° settembre u.s., i componenti di detti Nuclei familiari possono presentare domanda di SFL; in Abruzzo le domande presentate dai potenziali beneficiari, entro la prima settimana di settembre, sono 695, secondo la seguente ripartizione provinciale:

Si ricorda che:

– il SFL è destinato ai singoli componenti dei nuclei familiari, di età compresa tra i 18 e i 59 anni, con un valore dell’ISEE familiare, in corso di validità non superiore a 6.000 euro annui, al cui interno non siano presenti minori, ultrasessantenni, persone con disabilità oppure in condizioni di svantaggio presi in carico dai servizi sociosanitari;

– il SFL prevede la corresponsione di una indennità per la partecipazione alle misure di attivazione lavorativa sopraindicate, pari ad un importo mensile di 350 euro. Tale importo è erogato per tutta la durata della misura, entro un limite massimo di 12 mensilità, mediante bonifico mensile da parte dell’INPS ed è condizionato all’effettiva partecipazione alle predette attività di formazione, riqualificazione, orientamento e accompagnamento al lavoro;

– dopo la presentazione all’INPS della domanda di SFL e all’esito positivo dell’istruttoria, il richiedente dovrà accedere al portale del Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale (SIISL), per compilare il Patto di attivazione digitale (PAD), nel quale – oltre a confermare l’immediata disponibilità allo svolgimento di un’attività lavorativa e alla partecipazione alle misure formative o di riqualificazione professionale o altre misure di politiche attive del lavoro – dovrà indicare almeno tre agenzie per il lavoro o enti autorizzati all’attività di intermediazione del  lavoro;

– l’istante dovrà pure sottoscrivere con il Centro per l’Impiego (CpI) il Patto di servizio personalizzato nel quale viene individuato il percorso da seguire; attraverso il SIISL, l’interessato potrà dunque ricevere o individuare autonomamente offerte di lavoro, servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro e altre misure di politiche attive nonché la proposta di partecipare a Progetti Utili alla Collettività (PUC);

– coloro che erano già stati convocati dai Centri per l’impiego ed avevano sottoscritto un patto di servizio – ad esempio per l’adesione al Programma GOL (Garanzia di Occupabilità del Lavoratori) – o hanno in corso la partecipazione a una misura di politica attiva del lavoro (frequenza di un corso di formazione, partecipazione ad un PUC, ecc..) possono godere dell’indennità connessa all’SFL previa registrazione, da parte dei Centri per l’Impiego, di detta attività nella piattaforma SIISL.

L’INPS con la circolare 77 del 29 agosto 2023 ha fornito le prime indicazioni in merito alle modalità di accesso e di fruizione della misura.