TERAMO – Mentre Montesilvano si godeva il concertone-evento di Jovanotti in spiaggia, Teramo ha celebrato la sua Woodstock, a modo suo, con un Hendrix. Ieri sera, 50 anni dopo, anche Teramo può dire di avere ospitato un Hendrix e la magia primordiale del rock, del blues e dell’altro fantastico genere musicale chiamato “rumore bianco”. Non è Jimi, ma il fratello Leon, cantante e chitarrista che da alcuni anni ha deciso di ripercorrere i percorsi musicali del geniale Jimi, precursore del sound elettrico odierno. La storia del più grande chitarrista di tutti i tempi è stata raccontata anche in un libro dal fratello Leon, e ieri pomeriggio il volume è stato presentato a Teramo sotto i portici dell’Aci. La vita di Jimi, quella già raccontata, dall’infanzia povera di Seattle ai successi londinesi, conditi però di sfumature diverse e particolari inediti. Dopo il libro, il concerto tanto atteso a piazza San’Anna, con la band che accompagna Leon da anni, in primis con il grande chitarrista Fulvio Feliciano (co-star a tutti gli effetti della serata). Le cover ci sono tutte o quasi: noi ci ascolteremo il capolavoro rumoroso “Woodo Chile”: la canzone più “sporca” di tutti i tempi come fu definita dai mitici “The Who”, altra band che di suoni primordiali e chitarre “rumorose” se ne intendevano.
Un plauso agli organizzatori, Christian Simonella e Riccardo Nori, due teramani sognatori, due imprenditori che ci hanno creduto. Il loro progetto Equilibri Musicale tra qualche mese diventerà una Associazione culturale e crediamo che in porto arriveranno tante altre iniziative legate alla musica rock, ai sound “alternativi” e finalmente “rumorosi” .