PESCARA – L’Abruzzo si conferma leader in Italia per il numero di testamenti biologici depositati, con una DAT ogni 134 maggiorenni, superando altre regioni come Marche, Piemonte, Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna. Questo dato emerge dall’ultima indagine dell’Osservatorio DAT promossa dall’Associazione Luca Coscioni, che ha rilevato un incremento significativo del 52,5% nelle nuove DAT registrate nel 2023 rispetto al 2022 a livello nazionale. Tuttavia, persistono ancora gravi inadempimenti istituzionali a sei anni dall’approvazione della legge.

In assenza della Relazione del Ministero della Salute, prevista per il 30 aprile, l’Associazione Luca Coscioni ha avviato un accesso agli atti generalizzato ai Comuni italiani per raccogliere dati aggiornati sulle DAT. L’iniziativa mira a fornire aggiornamenti sull’applicazione della legge sul testamento biologico per il 2023.

Complessivamente, 6.097 Comuni (77,2% del totale) hanno risposto ad almeno una delle due indagini, con 4.533 enti che hanno fornito aggiornamenti al 31 dicembre 2023. Sono 230.940 le DAT depositate nei 6.097 Comuni, ossia una DAT ogni 191 maggiorenni. Di queste, il 90,4% sono state inserite nella Banca Dati Nazionale, mentre il restante 9,6% è ancora in attesa di essere trasferito.

L’Abruzzo si conferma in testa alla classifica delle regioni, con una DAT ogni 134 maggiorenni, seguita da Marche, Piemonte, Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna, con una DAT ogni 143 abitanti maggiorenni. Questo dato riflette un impegno crescente da parte della popolazione abruzzese nel garantire la propria autodeterminazione in ambito sanitario. L’Abruzzo non solo eccelle nel numero di DAT depositate, ma si distingue anche per l’incremento percentuale più alto rispetto al 2022, con un impressionante +119,0%. Questo incremento colloca la regione al terzo posto a livello nazionale per crescita, dopo Friuli-Venezia Giulia (+120,4%) e Campania (+119,8%).

A livello provinciale, Pescara e Teramo spiccano nella classifica nazionale delle province con il maggior numero di DAT depositate in proporzione alla popolazione. Pescara è al primo posto con una DAT ogni 90 abitanti, mentre Teramo si posiziona terza con una DAT ogni 101 abitanti. Tuttavia, non tutte le province abruzzesi mostrano lo stesso livello di diffusione delle DAT. L’Aquila, ad esempio, chiude la classifica con una DAT ogni 408 abitanti, evidenziando un notevole divario all’interno della regione stessa.

Marco Cappato e Filomena Gallo, rispettivamente tesoriere e segretario nazionale dell’Associazione Luca Coscioni, hanno commentato: “Anche sul testamento biologico siamo costretti a sostituirci allo Stato nel fornire informazioni e servizi alla persona a causa dell’inazione delle istituzioni. È ciò che accade sul tema dell’aiuto medico alla morte volontaria, rispetto al quale, nell’inerzia del Parlamento, sarà la Corte Costituzionale a dover intervenire nei prossimi giorni per chiarire i confini del diritto esistenti. Siamo noi dell’Associazione Luca Coscioni a dover aiutare le persone che chiedono di interrompere una condizione di vera e propria tortura. Positivo l’aumento del 52% delle nuove DAT depositate nel 2023 rispetto al 2022, un dato che si deve a chi continua a fare iniziativa politica e informazione a livello locale su questo strumento. Ma a livello istituzionale non è mai stata condotta alcuna campagna informativa sul tema, e anche in questo caso, come già accade in tema di morte volontaria medicalmente assistita, tocca a un’associazione sostituirsi allo Stato nel garantire alla popolazione diritti civili fondamentali”.

Da oggi e per una settimana, un’équipe di medici, tra cui il Dottor Mario Riccio, rafforzerà il team di volontari del “Numero Bianco” (06 99313409), rispondendo a tutte le domande dei cittadini sulle DAT. Negli ultimi 12 mesi, il “Numero Bianco” ha ricevuto 15.559 richieste di informazioni sul fine vita, con una media di 43 richieste al giorno e un aumento del 28% rispetto al 2022.

A livello nazionale, risulta una DAT depositata ogni 191 abitanti maggiorenni. La top 5 delle Regioni con più DAT depositate in relazione agli abitanti maggiorenni è la seguente:

  1. Abruzzo, 1 ogni 134 abitanti;
  2. Marche, 1 ogni 143 abitanti;
  3. Piemonte, 1 ogni 143 abitanti;
  4. Trentino-Alto Adige, 1 ogni 143 abitanti;
  5. Emilia-Romagna, 1 ogni 143 abitanti.

A chiudere la classifica, in ordine dalla Regione con meno depositi per abitante:

  1. Lazio, 1 ogni 307 abitanti;
  2. Campania, 1 ogni 304 abitanti;
  3. Molise, 1 ogni 301 abitanti;
  4. Sardegna, 1 ogni 286 abitanti;
  5. Sicilia, 1 ogni 252 abitanti.

Le Regioni con l’aumento di depositi più alto rispetto al 2022 sono:

  1. Friuli-Venezia Giulia: +120,4%;
  2. Campania: +119,8%;
  3. Abruzzo: +119,0%.

La top 10 delle Province con più DAT depositate in relazione alla popolazione maggiorenne:

  1. Pescara, 1 ogni 90 abitanti;
  2. Pesaro e Urbino, 1 ogni 99 abitanti;
  3. Teramo, 1 ogni 101 abitanti;
  4. Forlì Cesena, 1 ogni 112 abitanti;
  5. Imperia, 1 ogni 113 abitanti;
  6. Ravenna, 1 ogni 118 abitanti;
  7. Varese, 1 ogni 119 abitanti;
  8. Modena, 1 ogni 127 abitanti;
  9. Torino, 1 ogni 132 abitanti;
  10. Verbano-Cusio-Ossola, 1 ogni 135 abitanti.

A chiudere la classifica, in ordine dalla Provincia con meno depositi per abitante:

  1. Palermo, 1 ogni 497 abitanti;
  2. Rieti, 1 ogni 412 abitanti;
  3. L’Aquila, 1 ogni 408 abitanti;
  4. Nuoro, 1 ogni 391 abitanti;
  5. Benevento, 1 ogni 357 abitanti;
  6. Napoli, 1 ogni 350 abitanti;
  7. Latina, 1 ogni 336 abitanti;
  8. Campobasso, 1 ogni 331 abitanti;
  9. Oristano, 1 ogni 321 abitanti;
  10. Trapani, 1 ogni 313 abitanti.

L’Associazione Luca Coscioni continuerà a monitorare la situazione e a fornire supporto e informazioni per garantire che i diritti dei cittadini siano rispettati.