PESCARA – “E’ stata necessaria l’istanza davanti al giudice del lavoro promossa dalla Fp Cgil Abruzzo Molise, per tramite del suo legale Martire Luca Salvatore , per far redigere, quale obbligo normativo e contrattuale, dalla Regione Abruzzo il Piano della Formazione dei dipendenti che mancava dal 2018″. Il commento è del coordinatore regionale del sindacato di categoria Giuseppe Merola, che precisa: “La formazione è elemento portante dell’azione tesa ad assicurare una sempre maggiore professionalità della Pubblica Amministrazione, per questo è espressamente richiamata, quale elemento obbligatorio, dalla Contrattazione Nazionale e dalla Normativa Statale e Regionale, da ultimo anche per quanto attiene l’attuazione del PNRR”.
“Solo il ricorso promosso dalla Fp Cgil ha consentito il ripristino delle corrette relazioni sindacali. Infatti il Giudice del Lavoro, prendendo atto del venir meno della condotta antisindacale a seguito dell’approvazione del piano della formazione 2022, ha comunque condannato la Regione Abruzzo al pagamento delle spese di lite, considerando che il confronto è stato reso possibile dalla Regione con notevole ritardo. Il poco interesse dell’Assessorato al personale ad investire sui propri dipendenti per altro è testimoniato dalla previsione, nel piano delle assunzioni adottato, di procedure di verticalizzazione del personale interno per meno del 17% del totale complessivo, mentre la normativa consente di portare tale percentuale al 50%. E’ necessario che la politica regionale decida finalmente di investire nella propria Amministrazione”, conclude Merola.