PESCARA – Sulla questione dell’Alta Velocità Pescara-Roma, interviene anche il Coordinamento di Italia Viva Pescara, che in una nota pone l’accento sul fatto che “anche sulla importantissima infrastruttura, chiave di volta dello sviluppo dell’intero Abruzzo, si è accesa una sterile polemica populista che nulla ha a che vedere con la politica e, soprattutto, con la politica amministrativa. L’unica certezza che sembra tristemente confermarsi è che il sistema politico abruzzese, invece di unire le proprie forze per conseguire un obbiettivo condiviso (tutte le forze politiche si dichiarano impegnate per il potenziamento del collegamento Pescara-Roma), si divide e si abbandona a sterili polemiche che non fanno che indebolire la forza d’urto necessaria per ottenere un tale ambizioso risultato”.
“Nel 2017 il Presidente Luciano D‘Alfonso – si ricorda nella nota – aveva annunciato un Accordo di Programma tra RFI e Ministero delle Infrastrutture che riconosceva l’importanza strategica della tratta e stanziava finanziamenti per i primi interventi (Sulmona-Roma). A marzo del 2020, il Presidente Marsilio, il Presidente Zingaretti, il Ministro delle Infrastrutture e l’Amministratore Delegato di RFI hanno sottoscritto un protocollo d’intesa in cui RFI si impegnava a redigere e a realizzare il progetto ed il Ministero a finanziarlo”.
“Oggi, a luglio 2020, un esponente di Fratelli d’Italia presenta, pare fuori tempo massimo, un emendamento in Commissione Bilancio della Camera per far inserire la Pescara-Roma nella lista delle ‘opere ferroviarie per lo sviluppo del Mezzogiorno’. L’emendamento, pare inutile visto il protocollo già sottoscritto, viene bocciato e infuriano le polemiche sui media. In ogni caso però, appare sconcertante il dilettantismo politico-amministrativo di Marsilio – affermano i renziani – Lo scontro e le polemiche tra Partiti possono avere un senso, forse, nelle campagne elettorali permanenti del nostro Paese, ma quelle tra abruzzesi su un tema così strategicamente condiviso, non sono sicuramente utili all’Abruzzo e lui, che è il Presidente di tutto l’Abruzzo e non il Segretario regionale di Fratelli d’Italia, dovrebbe saperlo bene”.
“Come Presidente – conclude IV Pescara – ha il dovere di agire in rappresentanza di tutta la Regione, ponendo in essere tutte le azioni di coordinamento, concertazione e persuasione istituzionale che il suo ruolo gli richiede e gli permette, con il coinvolgimento di tutte le forze, non solo politiche, ma anche sociali, sindacali e produttive locali. Si richiedono meno polemiche e più azioni concrete. Chi più di un Presidente di Regione?”