PESCARA – Assume sempre più una forma delineata la Zona economica speciale (Zes) della Regione Abruzzo dopo che la Giunta regionale ha approvato ogg il nuovo Piano di sviluppo strategico che era stato osservato dal governo. “E’ un passo in avanti molto importante – spiega l’assessore allo Sviluppo economico Mauro Febbo – perché di fatto l’approvazione del nuovo documento elimina tutti gli ostacoli che si frapponevano alla realizzazione della Zes, in ragione del fatto che l’assessorato e gli uffici regionali hanno recepito le osservazioni allora sollevate dal governo e inserito nel Piano di sviluppo quelle modiche compatibili con il regolamento delle Zes”. Il nodo centrale legato alla riserva di legge sulla fiscalità nazionale, che era stato sollevato dal governo in sede di esame del precedente Piano di sviluppo sembra essere stato superato nella parte in cui, espressamente, il Piano parla di “agevolazioni individuate tra imposte e oneri di diretta competenza delle Regioni e dei Comuni, mentre si tralasciano quelle che sono di competenza statale perché, in quanto tali, non sono disponibili da parte del governo locale”. Il passaggio, dunque, dovrebbe garantire il via libera del governo che aprirebbe nuovi scenari per l’economia regionale. A cominciare dai 37 comuni che andranno a far parte della Zes. “Ed è qui che si gioca una partita importante – aggiunge Febbo – perché saremmo chiamati ad avviare un confronto con tutti per capire su quali settori puntare per generare sviluppo. In questo modo diamo ai territori un altro strumento di crescita che permetterà di pianificare e programmare investimenti e quindi occupazione. A dire il vero – aggiunge l’assessore allo Sviluppo economico – stiamo lavorando avendo questa visione complessiva in sede di rielaborazione del Piano di sviluppo strategico frutto di confronto con i territori e tutti i portatori di interesse (dai comuni agli enti portuali, dalle organizzazioni datoriali a quelle sindacali, dalle università agli enti camerali ecc…).Da questi incontri sono emerse istanze e proposte che sono servite ad integrare la progettualità e a far capire agli interlocutori sul territorio la forza di attrattività che può esprimere la Zes non solo in termini di agevolazioni economiche. Ora, in attesa del sì definitivo, possiamo dare il via alla riperimetrazione, richiesta a gran voce, che meglio interpreta ed indirizza quelle che sono le reali necessità di sviluppo e crescita delle aziende. Ci aspetta un gran lavoro a cui sicuramente non ci sottrarremo”. Dal punto di vista amministrativo, la delibera di Giunta che approva il nuovo Piano strategico verrà inviata al ministero dell’Economia per l’approvazione e con la stessa si può passare alla successiva costituzione della Zes.