TERAMO – Quell’incontro di lavoro allo Sporting (LEGGI QUI), più o meno informale, ha lasciato aperto il campo ad alcune riflessioni che, per i tifosi del Diavolo, approderanno al “…finalmente!“. Perché? Perché la concretezza dello sviluppo del Piano Economico Finanziario potrebbe/dovrebbe garantire un futuro calcistico meno articolato o complesso, comunque più agevole, ai colori biancorossi.
Certo, siamo dinanzi a due società di capitali diverse, e il presidente della squadra di calcio della nostra città lo ha ricordato più volte, ma è indubbio che non può non avere una valenza il fatto che sia il Pef, sia il pallone, sono riconducibili allo stesso soggetto che chiede strada senza molti tentennamenti.
A proposito, l’attuale maggioranza dovrà prendere una decisione comunque importante nell’interesse della città, ma anche del calcio e dello stesso imprenditore che oggi lo rappresenta. Il Pef, peraltro, metterà a disposizione della collettività beni che riguarderanno:
- cinque campi da padel
- un pub, ristorante e full service
- un centro spa e benessere
- uno spazio per il coworking e centro studi professionali
- un centro medico per prestazioni di assistenza specialistica
- una zona bar, ristorante ed hospitality
- una zona operativa e direzionale per il Teramo calcio.
Siamo dinanzi ad un investimento milionario ed a scelte importanti, è indubbio, ma siamo anche dinanzi ad un’opportunità unica, che dovrà correggere un’anomalia sviluppatasi negli anni, ad iniziare dalla stipula di quella convenzione datata 2006: il Teramo Calcio, secondo noi, dovrebbe acquisire il diritto di usufruire del “Gaetano Bonolis” gratuitamente, facendosi carico dei soli costi delle utenze, non un centesimo in più.
Il problema non si pone oggi, ma si potrebbe porre in un futuro prossimo o anche a lungo termine, anche al 2080.